Libro di Cielo - Volume 2°

Agosto 30, 1899 (66)

Gesù le mostra lo stato lacrimevole del mondo e le predice futuri castighi.

Questa mattina il mio diletto Gesù mi ha trasportato fuori di me stessa e mi ha fatto vedere il decadimento della religione negli uomini ed un preparativo di guerra. Io gli ho detto: “Oh, Signore, in che stato lacrimevole si trova il mondo in questi tempi in fatto di religione! Pare che nel mondo non più si riconosce colui che nobilita l’uomo e lo fa aspirare ad un fine eterno, ma quello che più fa piangere è che si ignora la religione da parte di quegli stessi che si dicono religiosi, che dovrebbero metter la propria vita per difenderla e fare che rivivesse”.

E Gesù prendendo un aspetto afflittissimo mi ha detto: “Figlia mia, questa è la causa che l’uomo vive da bestia, perché ha perduto la religione; ma tempi più tristi verranno per l’uomo in[1] pena della cecità in cui egli stesso si è immerso, tanto che mi [si] stringe il cuore a vederlo. Ma il sangue farà rivivere questa santa religione; il sangue che farò spargere da ogni specie di gente, da secolari e da religiosi, innaffierà il resto delle genti inselvatichite che rimarranno, ed ingentilendole di nuovo restituirà loro la loro nobiltà. Ecco la necessità che il sangue si sparga e che le stesse chiese restino quasi abbattute, per fare che ritornassero di nuovo ed esistessero col loro primiero lustro e splendore”.

Ma chi può dire lo strazio crudele che ne faranno nei tempi avvenire? Ma lo passo in silenzio, perché non ricordo tanto bene e non lo veggo tanto chiaro; se il Signore vuole che ne faccio parola mi darà più chiarezza, ed allora prenderò di nuovo la penna in questo argomento. Perciò per ora faccio punto. 



[1] come

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