Libro di Cielo - Volume 2°

Agosto 8, 1899 (55)

Gesù le parla della rassegnazione.

Continua a farsi vedere quando appena[1] e quasi adirato con gli uomini, e per quanto l’ho pregato che versasse in me le sue amarezze è stato impossibile; e senza darmi retta a ciò che gli dicevo, mi ha detto:

“La rassegnazione assorbisce tutto ciò che può essere di pena e di disgustoso alla natura e lo converte in dolce; ed essendo l’essere mio pacifico, tranquillo, in modo che qualunque cosa potrà succedere in cielo e in terra non può ricevere il minimo alito di turbazione, quindi la rassegnazione ha la virtù d’innestare nell’anima queste stesse mie virtù. L’anima rassegnata sta sempre in riposo, non solo essa, ma fa riposare tranquillamente anche me in lei”. 



[1] quando appena, cioè raramente e per poco

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