[AUDIO] Meditazione sul 1° volume

capitoli 71 e 72

 

Gesù fa fare a Luisa la penitenza di baciare le sue piaghe.

Coltivare sempre un amore affettuoso e tenero a Gesù.

Come opera la giustizia di Dio e in che senso castiga le colpe degli uomini ostinati nel peccato. 




Volume 1 - Capitolo 71

Mi sentivo tutta inzuppata nella Grazia

Dopo ciò mi disse: «Vieni, o figlia, vieni a fare penitenza dei tuoi peccati col baciarmi le mie piaghe». Tutta tremando mi alzai e gli baciai le sue sacratissime piaghe e poi mi disse: «Figlia mia, sii più vigilante ed attenta, ché oggi ti do la grazia di non cadere più nel peccato veniale volontario».

Poi mi fece altre esortazione che non tanto ricordo bene e disparve. Chi può dire gli effetti di questa confessione fatta a Nostro Signore? mi sentivo tutta inzuppata nella grazia e mi lasciò tanto impressa che non posso dimenticarmene, ed ogni qual volta me ne ricordo, mi sento correre un brivido nelle ossa ed insieme prendere da raccapriccio nel pensare qual'è la mia corrispondenza a tante grazie che il Signore mi ha fatto.

Altre volte il Signore si è benignato di darmi lui stesso l'assoluzione: ora prendendo la forma di sacerdote, ed io mi confessavo come se fosse sacerdote, sebbene vi sentivo diversi effetti e, dopo terminata, si faceva conoscere che era Gesù; ed or svelatamente ci veniva facendosi conoscere anche da principio che era Gesù; qualche volta pure prendeva la forma del confessore, tanto che io mi credevo di parlare con lui e vi dicevo tutti i miei timori, i miei dubbi, ma dal rispondermi che mi faceva, dalla soavità della voce intramezzata or come quella del confessore, or come quella di Gesù, dal suo amabile tratto e dagli effetti interni lo scoprivo per quel che era. Ah, se io volessi dire tutto su di queste cose, andrei troppo per le lunghe, perciò finisco e faccio punto! ... 

 


Volume 1 - Capitolo 72

L'anno seguente ci sarà la guerra

Ricordo che ci fu la seconda guerra tra l'Africa e l'Italia ed il benedetto Gesù, un giorno, circa nove mesi prima, mi trasportò fuori di me stessa e mi fece vedere una via lunghissima, ripiena di carne umana immersa nel sangue, che a fiumi inondava quella via. Faceva orrore a vedere quei cadaveri esposti all'aria aperta, senza avere neppure chi li seppellisce!

Io tutta spaventata dissi a Nostro Signore: «Che cosa è questo?». E lui: «Nell'anno seguente ci sarà la guerra. Se ne servono della carne per offendermi, ed Io sulla loro carne voglio fare le mie giuste vendette». Disse altre cose, ma la lunghezza del tempo non me le fa ricordare. Ora avvenne che, passato quel periodo di tempo, s'incominciò a sentire che tra l'Africa e l'Italia si faceva guerra. Io pregavo il buon Gesù che risparmiasse tante vittime e che avesse pietà di tante anime che andavano all'inferno.

Una mattina, secondo il solito, mi trasportò fuori di me stessa e vedevo che quasi tutta la gente erano convinti che doveva vincere l'Italia. Mi parve di trovarmi a Roma e vedevo i deputati che tenevano consiglio tra loro del modo come dovevano menare innanzi la guerra per essere sicuri di far vincere l'Italia. Erano tanto gonfi di loro stessi che facevano pietà, ma quel che più mi fece impressione era il vedere che questi tali quasi tutti erano settari, anime vendute al demonio. Che tristi tempi, pareva proprio che regnava il regno satanico, e la loro fiducia anziché metterla in Dio, la mettevano nel demonio. Ora, mentre si stavano consigliando, il mio benedetto Gesù disse a me: «Andiamo a sentire che si dicono». Mi parve d'entrare nel loro circolo insieme con lui. Gesù passeggiava in mezzo a loro e versava lacrime sul misero loro stato. Quando ebbero finito di consigliarsi del modo come dovevano fare, menando vanto d'essere sicuri della vitto­ria, allora Gesù si voltò loro e disse minacciandoli: «Fidate di voi stessi e perciò vi umilierò: questa volta perderà l'Italia!»...