[AUDIO] Meditazione sul 2° volume

capitolo 5 - Marzo 18, 1899

capitolo 6 - Marzo 19, 1899

capitolo 7 - Marzo 20, 1899

 

La carità è la virtù che più piace a Gesù e il distintivo di chi vive nella Divina Volontà.

Gesù insegna a Luisa come distinguere la Sua azione e la Sua presenza dalla presenza e dall'azione dei demoni.

Gesù spiega quali sono le cause principali del male nella società e quali peccati attirano maggiormente gli strali della sua Giustizia. 




Volume 2 - capitolo 5

Marzo 18, 1899 

Gesù mostra quanto gli è cara la carità

 

Questa mattina seguitava ancora il mio diletto Gesù a farsi vedere dentro il cuore mio e, vedendolo un poco più carino, fecimi coraggio e incominciai a pregarlo, che non mandasse tanti castighi. E Gesù mi disse: “Che ti muove, o mia figlia, a pregarmi che non castighi le creature?”.

Io subito risposi: “Perché sono tue immagini e, dovendo le creature soffrire, verresti tu stesso a soffrire”.

Allora Gesù, mandando un sospiro, mi disse: “Mi è tanto cara la carità, che tu non puoi comprenderlo. La carità è semplice come l’Essere mio che, sebbene è immenso, è pure semplicissimo, tanto che non c’è parte in cui non vi penetri. Così la carità, essendo semplice, si diffonde dappertutto, non ha riguardo di nessuno, amico o nemico, cittadino o forestiero, tutti ama”.

 


Volume 2 - Capitolo 6

Marzo 19, 1899 

Timori delle insidie diaboliche. Gesù la tranquillizza

 

Questa mattina, Gesù, mentre si faceva vedere, io temevo ancora non fosse veramente Gesù, ma il demonio che mi volesse illudere.

Dopo che ho fatto le solite proteste, Gesù mi ha detto: “Figlia, non temere, che non sono il demonio; e poi, quello, se parla delle virtù, è una virtù scolorita, non vera virtù, né ha virtù d’infonderla nell'anima, ma di solamente di parlarne; e se qualche volta mostra di voler far praticare qualche poco di bene, non è [un bene] perseverante, e nell'atto stesso che l’anima fa quel poco di bene, l’anima è fiacca ed agitata. Solo io ho la potenza d’infondermi nel cuore e di far praticare le virtù e di far soffrire con coraggio e tranquillità e con perseveranza; e poi, quando mai il demonio è andato in cerca di virtù? La sua caccia sono i vizi. Perciò non temere, stai tranquilla”.

 


Volume 2 - Capitolo 7

Marzo 20, 1899 

Gesù le versa le sue amarezze e le mostra la causa dei mali del mondo

 

Questa mattina Gesù mi ha trasportata fuori di me stessa, e mi ha fatto vedere molta gente, tutta in discordia. Oh, quanta pena faceva a Gesù! Io, vedendolo molto soffrire, l’ho pregato che versasse in me, ma siccome continuava ancora che voleva castigare il mondo, Gesù non voleva versare in me; ma dopo averlo pregato e ripregato, per contentarmi, ha versato un poco.

Indi, essendosi sollevato un poco, mi ha detto: “La causa che il mondo si è ridotto in questo triste stato, è d’aver perduta la subordinazione ai capi; e siccome il primo capo è Dio, a cui [gli uomini] si sono ribellati, di conseguenza è avvenuto che hanno perduta ogni soggezione e dipendenza alla Chiesa, alle leggi ed a tutti gli altri che si dicono capi. Ah! Figlia mia, che sarà di tanti membri infetti da questo malo esempio, dato da quegli stessi che si dicono capi, cioè da superiori, da genitori e da tanti altri? Ah, giungeranno a tanto che non si conosceranno più, né genitori, né fratelli, né re, né principi; questi membri saranno come tante vipere che a vicenda si avveleneranno. Perciò, vedi quanto sono necessari i castighi in questi tempi, e che la morte quasi distrugga questa razza di gente, affinché quei pochi che rimarranno imparino a spese altrui ad essere umili ed obbedienti; onde lasciami fare, non volerti opporre a farmi castigare le genti”.