[AUDIO] Meditazione sul 1° volume

capitoli 65 e 66

 

Luisa chiede a Gesù di donarle una vera e profonda contrizione dei peccati.

Gesù glielo concede in modo soprannaturale e profondo.

Gesù chiede a Luisa che si offra vittima per salvare dall'inferno un malvivente in procinto di morire ammazzato.

Luisa accetta e il malvivente non muore. 




Volume 1 - Capitolo 65

“Voglio io stesso disporti a farti sentire il dolore dei tuoi peccati”

Ora, ritornando Gesù, gli dicevo: «Caro, mio Diletto, dammi il dolore dei miei peccati, così i miei peccati consumati dal dolore, dal pentimento d'averti offeso, possono essere cancellati dall'anima mia ed anche dalla vostra memoria; sì, tanto dolore datemi per quanto ho ardito d'offendervi. Anzi fate che il dolore superi questo, così potrò stringermi più intimamente con voi».

Ricordo che una volta mentre stavo ciò dicendo, il mio sempre benigno Gesù mi disse: «Giacché tanto ti dispiace d'avermi offeso, voglio Io stesso disporti a farti sentire il dolore dei tuoi peccati, così vedi quanto è brutto il peccato, e che acerbo dolore soffrì il mio cuore. Perciò, di' insieme con me: - Se passo il mare: nel mare Tu sei, eppure non Ti vedo; calpesto la terra: stai sotto dei miei piedi. Peccai! - ». E poi, Gesù sotto voce soggiunse, quasi piangendo: «Eppur ti amai, e nello stesso tempo ti conservai». Mentre ciò Gesù diceva ed io insieme con lui, fui sorpresa da tale dolore dell'offese fatte, che caddi bocconi a terra; e Gesù mi scomparve.

Poche sono le parole, ma io capii tante cose che è impossibile dire tutto ciò che io compresi. Nelle prime parole compresi l'immensità, la grandezza, la presenza di Dio in ogni cosa presente, senza che può sfuggire da lui neppure l'ombra del nostro pensiero; compresi pure il mio nulla a confronto d'una maestà sì grande e santa. Nella parola `peccai', comprendevo la bruttezza del peccato, la malizia, l'ardire che io avevo avuto nell'offenderlo. Ora, mentre l'anima stava considerando questo, nel sentire dire da Gesù Cristo: «Eppur ti amai, e nello stesso tempo ti conservai», fu preso da tal dolore il mio cuore, che mi sentivo morire, perché comprendevo l'amore immenso che il Signore mi portava nell'atto stesso che io cercavo d'offenderlo ed anche d'ucciderlo. Ah, Signore quanto sei stato buono con me, ed io sempre ingrata e così cattiva ancora.

 


Volume 1 - Capitolo 66

“Figlia mia, vuoi tu offrirti vittima per la salvezza di quest'anima?”

Ricordo ch'era un'alternazione, ora gli chiedevo il dolore dei miei peccati ed ora la crocifissione, ogni qual volta si benignava di venire, ed anche altre cose. Come una mattina mentre mi trovavo nelle solite mie sofferenze, il mio caro Gesù mi trasportò fuori di me stessa e mi fece vedere un uomo che era ucciso a colpi di rivoltella, e che allora spirava ed andava all'inferno. Oh quanta pena faceva a Gesù la perdita di quell'anima. Se tutto il mondo sapesse quanto soffre Gesù la perdita delle anime, non dico per loro, ma almeno per risparmiare quella pena a Nostro Signore, userebbero tutti i mezzi possibili per non andare perduti eternamente.

Ora, mentre insieme con Gesù mi trovavo in mezzo alle pall[ottol]e, Gesù avvicinò le sue labbra alle mie orecchie e mi disse: «Figlia mia, vuoi tu offrirti vittima per la salvezza di quest'anima, e prendere sopra di te le pene che lui merita per i suoi gravissimi peccati?». Ed io risposi: «Signore, sono pronta, a patto però che lo salvate, e gli restituite la vita». Chi può dire le sofferenze che venivano. Furono tali e tante, che io stessa non so come mi lasciò la vita.

Ora, mentre mi trovavo in questo stato di sofferenze da più d'un'ora, venne il mio confessore per chiamarmi all'ubbidienza, e, trovandomi molto sofferente stentatamente potevo ubbidire; perciò mi domandò la ragione d'un tale stato. Io gli dissi il fatto come l'ho descritto di sopra dicendogli il punto del paese dove mi pareva che fosse successo. Il confessore mi disse che era vero il fatto, ma che lo portavano per morto; ma poi si seppe che stava malissimo, ma a poco a poco si ristabilì e vive ancora. Sia sempre benedetto il Signore!