[AUDIO] Meditazione sul 1° volume

capitoli 21 e 22

 

Gesù spiega a Luisa come santificare il dolore di rimanere prima - per sua Volontà - della santa Comunione e offre così un insegnamento generale su come santificare ogni più piccola sofferenza unendola e unendoci alla Passione di Gesù.

Cosa fece Gesù nei 33 anni della vita terrena e cosa continua a fare nel Santissimo Sacramento.




Volume 1 - Capitolo 21

“Quando ti trovi priva di me, offrimi quelle pene in sollievo della mia amarissima agonia”.

«In riguardo alla comunione, non voglio che ti affligga ché non sai stare. Sappi che è un'ombra delle pene che soffrii nel Getsemani; che sarà quando ti farò partecipe dei flagelli, delle spine e dei chiodi? Il pensiero delle pene maggiori ti farà soffrire con più coraggio le pene minore; quindi, quando nella comunione ti troverai sola, agonizzante, [voglio che] pensi che ti voglio un poco in compagnia nella agonia dell'Orto. Dunque mettiti vicino a me e fa' un confronto tra le tue e le mie pene. Vedi: tu sola e priva di me; ed Io anche solo, abbandonato dai più fedeli amici che addormentati se ne stanno; fin dal mio Divino Padre lasciato solo. Poi in mezzo a pene acerbissime, circondato da serpi, da vipere, da cani arrabbiati, quali erano i peccati degli uomini e dove erano anche i tuoi che facevano la loro parte, che mi parevano che mi volevano divorare vivo; il mio cuore fu preso da tali strettezze che me lo sentivo come se stesse sotto d'un torchio, tanto che sudai vivo sangue. Dimmi, quando tu sei giunta a soffrire tanto?

Dunque, quando ti trovi priva di me, afflitta, vuota d'ogni consolazione, ripiena di tristezze, d'affanni, di pene, vieni vicino a me, asciugami quel sangue, offrimi quelle pene in sollievo della mia amarissima agonia. Così facendo troverai il modo come poterti trattenere con me dopo la comunione; non che non soffrirai, perché la pena più amara che possa dare alle anime mie care è il privarle di me, ma tu, pensando che con quel tuo penare darai sollievo a me, sarai anche contenta».

 


Volume 1 - Capitolo 22

“Quando ti trovi priva di me voglio che mi visiti trentatré volte al giorno, onorando i miei anni”.

«Per le visite ed atti di riparazione, tu devi sapere che tutto ciò che feci nel corso dei trentatré anni, dacché nacqui finché morii, lo sto continuando nel Sacramento dell'altare; perciò voglio che mi visiti trentatré volte il giorno, onorando i miei anni ed insieme unendoti con me nel Sacramento con le mie stesse intenzioni, cioè di riparazione, di adorazione... Queste le farai in tutti i tempi. Il primo pensiero della mattina: subito vola innanzi alla custodia dove sono per amore tuo e mi visiti; [lo farai con] l'ultimo pensiero della sera, mentre dormirai la notte, prima e dopo il pasto, in principio d'ogni tua azione, camminando, lavorando».

Mentre così mi diceva, mi vedevo tutta confusa, non sapendo se potevo riuscire a farle; gli dissi: «Signore, Vi prego a starmi insieme finché prendo l'abitudine a farle, ché conosco che con voi tutto posso, ma senza [di voi] che posso fare io, miserabile»? E lui, benignamente soggiungeva: «Sì, sì, ti contenterò! Quando mai ti ho mancato? La tua buona volontà voglio: ché qualunque aiuto tu vuoi, te lo dia». E così faceva.