Libro di Cielo 11° Volume
“Figlia mia, il mio amore sente un irresistibile bisogno che si moltiplichino le anime che vivono del mio Volere, perché queste sono i luoghi dei miei ritrovi. Il mio amore vuol fare bene a tutti, ma le colpe m'impediscono di versare su di loro i miei benefizi; perciò vado trovando questi ritrovi, ed in questi non sono impedito di versare le mie grazie, e per mezzo di queste prendono parte i paesi, le persone che le circondano. Perciò quanti più ritrovi tengo sulla terra, tanto più sfogo...
“Figlia mia, nell'ordine della grazia succede come nell'ordine naturale: il sole dà la luce a tutti, eppure non tutti godono gli stessi effetti, ma non da parte del sole, ma da parte delle creature. Una se ne serve della luce del sole per lavorare, per industriarsi, per apprendere, per apprezzare le cose; questa si fa ricca, si costituisce e non va mendicando il pane dagli altri. Un’altra se ne sta oziando, non vuole impicciarsi di nulla, la luce del sole la inonda da per tutto, ma per lei...
La mia vita sulla terra non fu altro che semenza gettata, dove i miei figli raccoglieranno, sempre che si staranno nel terreno dove ho gettato questa semenza.
Le anime poi che fanno e vivono nella mia Volontà, siccome vivono di me, ora sono luce che illumina, fuoco che accende, acqua che purifica.
Io sto con le anime dentro e fuori, ma chi esperimenta gli effetti? Chi si avvicina con la sua volontà alla mia, chi mi chiama, chi prega, chi conosce il mio potere e il bene che posso fargli.
Ti amo nella luce che riempie il tuo occhio, ti amo nell'aria che respiri, ti amo nel sibilo del vento che percuote il tuo udito, ti amo nel calore e nel freddo che sente il tuo tatto...
Figlia mia, mi è troppo duro non contentare chi fa la mia Volontà.
Mi sento tirato tanto verso l'anima che mi ama, che al più piccolo atto d’amore che mi fa, io vi rispondo con amore triplice e vi metto nel suo cuore una vena divina.
Dimmi, o figlia mia, che cosa ti è mancato dacché ti desti tutta a me? Ti ho dato i miei gusti, i piaceri, e tutto me stesso per tuo contento; questo nell'ordine soprannaturale, e nell'ordine naturale neppure ti ho fatto mancare niente.
Quanto è bello vedere l’anima ravvolta in questa rete che vi ha tessuto l'incanto divino! Come è piacevole, graziosa e cara a tutto il Cielo!