Pregare nella Divina Volontà

“Vieni insieme con me nel mio Volere, eleviamoci tra il Cielo e la terra ed adoriamo insieme la Maestà Suprema, benediciamola e diamole o­maggio per tutti, affinché Cielo e terra possano riempirsi di adorazioni, omaggi e benedizioni, e tutti possano riceverne gli effetti”.

Onde ho passato una mattinata pregando insieme con Gesù, nel suo Volere; ma, oh, sorpresa! Come pregavamo, una era la parola, ma il Volere Divino la diffondeva su tutte le cose create e ne restava l’impronta: la portava nell’empireo e tutti i beati non solo ne ricevevano l’im­pronta, ma per loro era causa di nuova beatitudine; scendeva nel basso della terra e fin nel purgatorio, e tutti ne ricevevano gli effetti. Ma chi può dire come si pregava con Gesù, e tutti gli effetti che produceva? Onde dopo di aver pregato insieme mi ha detto:

“Figlia mia, hai visto che significa pregare nel mio Volere? Come non c’è punto in cui il mio Volere non esista, lui circola in tutto ed in tutti, è vita, attore e spettatore di tutto, così gli atti fatti nel mio Volere si rendono vita, attori e spettatori di tutto, fin della stessa gioia, beatitudine e felicità dei santi; portano ovunque la luce, l’aria balsamica e celeste, che scaturisce gioie e felicità. Perciò non ti partire mai dal mio Volere; Cielo e terra ti aspettano per ricevere nuova gioia e nuovo splendore”.

(Libro di Cielo 14° Volume – 21 aprile 1922)