QUINTO MISTERO del DOLORE 

La Crocifissione e Morte di Gesù 


Stando nella tua Divina Volontà, entro nella tua SS. Umanità o mio Re Crocifisso e, facendo mie le tue adorazioni, Ti adoro con adorazioni divine, mentre consolo l’Addolorata Madre.

Mio Gesù, Tu guardi la Croce che i tuoi nemici Ti stanno preparando; senti i colpi di martello con cui i tuoi carnefici formano i fori ove conficcare i chiodi che Ti terranno crocifisso e dici:

“O Croce, è vero che tu sei il mio martirio, ma fra poco sarai anche la mia vittoria ed il mio trionfo più completo e per te darò copiose eredità, vittorie, trionfi e corone ai figli miei!”

E quando i soldati Ti comandano di distenderTi su di essa, Tu, pronto, obbedisci, per riparare le nostre disobbedienze.

Amor mio Crocifisso, mentre insieme con Te mi offro all’Eterno Padre, immedesimato con la Tua Volontà, col Tuo Cuore, con le tue riparazioni e con tutte le tue pene, pare che Tu mi dica:

“Figlio mio, questa è la Mia Volontà, che tutti quelli che Mi amano, siano con Me crocifissi. Sì, vieni pure a distenderti con Me sulla Croce, ti darò vita con la mia Vita, ti terrò come il prediletto del Mio Cuore”.

O Gesù, non voglio lasciarTi, voglio venire con Te a distendermi sulla Croce e rimanere con Te inchiodato su di essa. Il vero amore non sopporta separazione. La dolente Mamma, la Maddalena, Giovanni, tutti Ti diciamo che sarà più sopportabile rimanere inchiodati con Te sulla tua Croce, che vedere Te solo crocifisso!

Vedo intanto che i carnefici, con ferocia inumana prendono la tua Mano destra, fermano il chiodo nella palma di essa e a colpi di martello lo fanno uscire dalla parte opposta della Croce. Poi, con crudeltà inaudita prendono la tua Mano sinistra, con violenza la stirano tanto per farla giungere al foro segnato, che tu resti slogato nelle giunture delle braccia e delle spalle e per la forza del dolore anche le gambe restano attratte e convulse. Con ferocia diabolica prendono i tuoi SS. Piedi e li tirano tanto, che restano slogate le ginocchia, le costole e tutte le ossa del petto. Mettono un Piede sull’altro e vi conficcano un chiodo senza punta.

O mio Gesù Crocifisso, Ti vedo tutto insanguinato come nuotare in un bagno di Sangue che chiede continuamente anime. Per la potenza dunque di questo Sangue Ti chiedo o Gesù, che nessuna più Ti sfugga!

Mio Gesù, Ti abbraccio, Ti bacio, Ti compatisco, Ti adoro e Ti ringrazio per me e per tutti.

Gesù, voglio poggiare la mia testa sul tuo Cuore e sento che ogni colpo di martello fa eco in Esso. E se non fosse già decretato che una lancia dovrà squarciartelo, le fiamme del tuo amore Te lo farebbero scoppiare. Queste fiamme chiamano le anime amanti a far felice dimora nel tuo Cuore, ed io, o Gesù, per il tuo preziosissimo Sangue Ti chiedo la santità per queste anime: non farle mai uscire dal tuo Cuore e, con la tua grazia, moltiplica le vocazioni delle anime vittime, che continuino la tua Vita sulla Terra.

Amor mio, i tuoi nemici innalzano la Croce e Tu, sospeso fra cielo e terra, Ti rivolgi al Padre:

Padre Santo, eccoMi qui, carico di tutti i peccati del mondo; non vi è colpa che non si riversi su di Me, perciò non più scaricare sugli uomini i flagelli della tua divina Giustizia, ma su di Me, tuo Figlio. O Padre, permettiMi che leghi tutte le anime a questa Croce, e che loro implori perdono con le voci del mio Sangue e delle mie piaghe. O Padre, non vedi come Mi son ridotto? Per questa Croce, in virtù di questi dolori, concedi a tutti verace conversione, pace, perdono e santità. Arresta il tuo furore contro la povera Umanità, contro i figli miei; sono ciechi e non sanno quello che fanno; perciò, guardaMi bene come sono ridotto per causa loro: se non Ti muovi a compassione per essi, T’intenerisca almeno questo mio Volto insozzato di sputi, coperto di Sangue, illividito e gonfio per i tanti schiaffi e colpi ricevuti. Pietà, pietà Padre mio! Non sentire le voci delle creature, ma la mia; son Io che soddisfo per tutti, perciò Ti prego di guardare la creatura e di guardarla in Me. Pietà della povera creatura; rispondo Io per essa con questa mia lingua amareggiata dal fiele, inaridita dalla sete, arsa e riarsa dall’amore”.

Mio Crocifisso Gesù, Tu spasimi, agonizzi sulla Croce. Il mio Ti amo suggelli i tuoi spasimi, le strette dolorose del tuo Cuore, le fiamme che Lo divorano; esso Ti sia di refrigerio, smorzi la tua sete ardente e suggelli tutte le parole che pronunziasti sulla Croce. Ricevendo nel mio Ti amo l’ultimo tuo respiro Ti supplico, per le pene strazianti che soffristi sulla Croce, di darci un ardente desiderio di vivere nella tua Divina Volontà. Con la tua Morte dona la morte al nostro volere e vita al tuo FIAT in tutti i cuori, affinché Esso trionfante e vittorioso Si stenda su tutto il genere umano e regni  come in Cielo così in terra.

Mio Gesù, un soldato, per assicurarsi della tua morte, con una lancia Ti squarcia il Cuore, aprendoTi una piaga profonda; e Tu, Amor mio, versi le ultime gocce di Sangue ed acqua che contiene il tuo infocato Cuore. Quante cose mi dice questa piaga aperta dall’amore! Sento che il tuo Cuore mi parla:

“Figlio mio, dopo aver dato tutto, da questa lancia ho voluto farmi aprire un ricovero per tutte le anime in questo Mio Cuore. Esso, aperto, griderà continuamente a tutti: ‘Venite in Me se volete essere salvi. In questo Cuore troverete la santità e vi farete santi, troverete il sollievo nelle afflizioni, la forza nella debolezza, la pace nei dubbi, la compagnia negli abbandoni. O anime che Mi amate, se volete amarMi davvero, venite a dimorare sempre in questo Cuore; qui troverete il vero amore per amarMi e fiamme ardenti per bruciarvi e consumarvi tutte d’amore’. Tutto è accentrato in questo Cuore: qui si contengono i Sacramenti, qui la mia Chiesa e la vita di tutte le anime. In Esso sento anche le profanazioni che si fanno alla mia Chiesa, le trame dei nemici, le saette che le lanciano, i miei figli conculcati, perché non c’è offesa che questo Mio Cuore non senta. Perciò, figlio mio, la tua vita sia in questo Mio Cuore; difendiMi, riparaMi, conduciMi tutti in Esso!”

Amor mio, se una lancia ha ferito il tuo Cuore per me, Ti prego, che anche Tu con le tue mani ferisca il cuor mio, i miei affetti, i miei desideri, tutto me stesso; non ci sia cosa in me che non resti ferita dal tuo amore. Tutto unisco alle pene strazianti della nostra cara Mamma, la prima Riparatrice, la Regina dello stesso tuo Cuore, la Mezzana fra Te e le creature. Anch’io con la mia Mamma voglio volare nel tuo Cuore per sentire come Essa Ti ripara e ripetere le sue riparazioni per tutte le offese che Tu ricevi.

O mio Gesù, in questo tuo Cuore ferito io ritroverò la mia vita; sicché qualunque cosa sarò per fare, l’attingerò sempre da Esso. Non più darò vita ai pensieri, ma se questi vita vorranno, prenderò i tuoi; non più vita avrà il mio volere, ma se vita vorrà prenderò la tua SS. Volontà; non più avrà vita il mio amore, se vita vorrà prenderò il tuo Amore. O mio Gesù, tutta la tua Vita è mia, questa è la tua Volontà, questo è il mio volere.

La preghiera dell’afflitta Madre

“O Croce, crudele sì, ma santa, perché divinizzata e santificata dal contatto del mio Figlio! Quella crudeltà che usasti con Lui, ricambiala in compassione per i miseri mortali e, per le pene che ha sofferto su di te, impetra grazia e forza alle anime che soffrono, affinché nessuna si perda per causa di tribolazioni e croci. Troppo mi costano le anime: mi costano la vita d’un Figlio Dio, ed io, come Corredentrice e Madre, le lego a te, o Croce”.

Le confidenze della Madre dolente sotto la Croce

“Figlia mia, devi sapere che ogni pena del mio caro Figlio apriva un mare di dolore nel mio trafitto Cuore. Perciò ascoltami: voglio parlarti dei gravi mali della tua volontà umana.

Guarda il Mio straziato Figlio nelle mie braccia, come è sfigurato! E’ il vero ritratto dei mali che il volere umano fa alle povere creature. Ed il mio caro Figlio volle soffrire tante pene per rialzare questa volontà caduta nel basso di tutte le miserie; ed ogni pena di Gesù ed ogni mio dolore la chiamano a risorgere nella Volontà Divina.

Fu tanto il nostro amore che, per mettere al sicuro questa volontà umana, la riempimmo delle nostre pene, fino ad affogarla ed a chiuderla dentro i mari immensi dei miei dolori e di quelli del mio amato Figlio.

Perciò dammi per contraccambio nelle mie mani la tua volontà, affinché la chiuda nelle piaghe sanguinanti di Gesù, come la più bella vittoria della sua Passione e Morte e come trionfo dei miei acerbissimi dolori”.

Mamma dolente, è stata la mia volontà ribelle che Vi ha fatto tanto soffrire. Perciò Ti prego che la chiuda nelle piaghe di Gesù.

Mamma desolata, la tua cara figlia vuole ad ogni pena darTi un sollievo, un compatimento. Anzi, vorrei essere Gesù per poterTi dare tutto l’amore, tutti i conforti, i sollievi e i compatimenti che Ti avrebbe dato lo stesso Gesù in questo tuo stato d’amara desolazione. Perciò, mettimi al suo posto nel tuo materno Cuore.

“Figlia carissima, voglio trovare in te la Volontà Divina operante dominante e che non ceda alla tua volontà neppure un respiro di vita. Allora sì, ti scambierò col mio Figlio Gesù, perché stando la sua Volontà in te, in Essa sentirò Gesù nel tuo cuore e le mie pene si cambieranno in gioie ed i miei dolori in conquiste”.

Le piaghe di Gesù ed i dolori della Mamma mia, mi diano la grazia di far risorgere nella Volontà di Dio la volontà mia. 

Pater, 10 Ave, Gloria

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