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“La mia bontà vuole sempre più sfoggiare in amore verso le creature, voglio far loro dono della mia Volontà”.

“Figlia mia, la mia bontà vuole sempre più sfoggiare in amore verso le creature, ed avendo loro dato tutto, né avendo più che dar loro per farmi amare, voglio far loro dono della mia Volontà, affinché possedendola apprezzino ed amino il gran bene che posseggono.

Né ti meravigliare se vedi che non capiscono; per capire dovrebbero disporsi al più grande dei sacrifizi, qual è quello di non dar vita, anche nelle cose sante, alla propria volontà. Allora sentirebbero il possesso della mia, e toccherebbero con mano che significa vivere nel mio Volere.

Tu, però, sii attenta, né t’infastidire delle difficoltà che fanno, ed io a poco a poco mi farò strada per far capire il vivere nella mia Volontà”.

(Libro di Cielo 17° Volume - 18 settembre 1924)