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“L’anima che fa la mia Volontà, posso dire ch'è il tutto per me, ed Io sono il tutto per lei”.

“Figlia mia, l’anima che fa la mia Volontà è il mio trastullo ed il mio contento, e per divertirmi sto col pennello della mia Volontà nelle mani, che come lei si tuffa nel mio Volere, Io la ritocco e mi diverto con imprimerle, con una mia pennellata, una sfumatura di più della mia bellezza, del mio amore, della mia santità e di tutte le mie qualità.

Sicché per me, tanto è stare in cielo come stare in lei; trovo la stessa adorazione delle Divine Persone, la mia Volontà, il mio amore; e siccome alla creatura c’è sempre da poter dare, Io le faccio ora da valente pittore, e dipingo in lei la mia immagine, or da maestro, e le insegno le dottrine più alte e sublimi, or da amante appassionato, che do e voglio amore; insomma, uso e faccio tutte le arti per divertirmi con lei.

E quando il mio amore, offeso dalle creature, non trova dove rifugiarsi, dove fuggire da quelli che m’inseguono per darmi morte, oppure mi costringono a prendere la via della volta dei cieli, Io mi rifugio nell'anima che contiene in sé la mia Volontà, e trovo la mia potenza che mi difende, il mio amore che mi ama, la mia pace che mi dà riposo; trovo tutto ciò che voglio.

Quindi la mia Volontà congiunge tutto insieme, cielo e terra, e tutti i beni, e ne forma uno solo, e da questo solo scaturiscono tutti i beni possibili ed immaginabili. Sicché l’anima che fa la mia Volontà, posso dire ch'è il tutto per me, ed Io sono il tutto per lei”.

(Libro di Cielo 16° Volume - 13 maggio 1924)