Libro di Cielo - Volume 11°

Marzo 24, 1914 (73)

L’Umanità di Gesù è limitata, mentre la sua Volontà è interminabile.

Continuando il mio solito stato, mi lamentavo con Gesù ché non ci veniva ancora, e venendo mi ha detto:

“Figlia mia, la mia Volontà nasconde in sé la mia stes­sa Umanità; ecco perciò che parlandoti della mia Volontà qualche volta ti nascondo la mia Umanità: ti senti circondata di luce, senti la voce e non mi vedi, perché la mia Volontà l’assorbe in sé [1], tenendo questa i suoi limiti, mentre la mia Volontà è eterna e senza limiti. Difatti la mia Umanità stando in terra non occupò tutti i luoghi, tutti i tempi né tutte le circostanze, e dove non potette lei arrivare, supplì e giunse la mia Volontà interminabile. E quando trovo le anime che in tutto vivono del mio Volere, suppliscono alla mia Umanità, ai tempi, ai luoghi ed alle circostanze e fino ai patimenti, perché vivendo in loro il mio Volere, io me ne servo di loro come me ne servii della mia Umanità. Che cosa fu la mia Umanità se non organo della mia Volontà? E tali sono chi fanno la mia Volontà”.

 



[1] l’assorbe in sé, cioè: assorbe in sé la mia Umanità

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