Libro di Cielo - Volume 11°

Settembre 21, 1913 (63)

Tutte le cose che l’anima fa nella Divina Volontà ed insieme con Gesù, acquistano le sue stesse qualità. Tutte le opere di Gesù stanno sempre in atto.

Questa mattina il mio sempre amabile Gesù si è fatto vedere con una dolcezza ed affabilità indescrivibile, co­me se mi volesse dire una cosa a lui tanto cara ed a me di grande sorpresa. Onde tutta abbracciandomi e stringendomi al suo cuore, mi ha detto:

“Figlia diletta mia, tutte le cose che l’anima fa nella mia Volontà ed insieme con me, cioè preghiere, azioni, passi, ecc., acquistano le mie stesse qualità, la stessa vita e gli stessi valori. Vedi, tutto ciò che io feci sulla terra, preghiere, patimenti, opere, stanno tutti in atto e staranno in eterno a bene di chi ne vuole. Il mio operato differisce dall’operato delle creature: contenendo in me la potenza creatrice, parlo e creo, come un giorno parlai e creai il sole, e questo sole che è sempre pieno di luce e di calore e dà sempre luce e calore come se stesse in atto di ricevere da me creazione continua, senza mai diminuirne. Tale fu il mio operato in terra: contenendo in me la potenza creatrice, come il sole sta in continuo atto di dar luce, così le preghiere che feci, i passi, le opere, il sangue sparso, stanno in continuo atto di pregare, di operare, di camminare, ecc. Sicché le mie preghiere continuano, i miei passi stanno sempre in atto di correre appresso alle anime, e così del resto; altrimenti che grande differenza ci sarebbe tra il mio operato e quello dei miei santi?

Ora senti, figlia mia, una cosa bella bella e non ancor capita dalle creature: tutto ciò che l’anima fa insieme con me e nella mia Volontà, come sono le cose mie restano le sue; il connesso della mia Volontà e l’operato insieme con me partecipa della mia stessa potenza creatrice”.

Io ne sono rimasta estatica e con una gioia che non potevo contenere, e ho detto: “Possibile, o Gesù, tutto questo?”

E lui: “Chi ciò non comprende, può dire che non mi conosce”.

Ed è scomparso. Ma io non so dir bene né so spiegarmi meglio; chi può dire ciò che mi faceva comprendere? Anzi mi pare di aver detto spropositi.

<          >