Libro di Cielo - Volume 11°

Maggio 22, 1912 (19)

Il vero amore non è soggetto a scontenti.

Trovandomi nel solito mio stato, per poco è venuto il benedetto Gesù, e sentendomi un certo scontento mi ha detto:

“Figlia mia, il vero amore non è soggetto a scontenti, anzi degli[1] stessi scontenti prende occasione per cambiarli nei più bei contenti per virtù dell’amore; molto più che essendo io il contento dei contenti, non posso tollerare alcuno scontento nell’anima che mi ama; sentendo io il suo scontento più se fosse mio che suo, son costretto a darle quella cosa che la rende contenta, per averla tutta uniforme a me, altrimenti ci starebbero delle fibre, dei palpiti, dei pensieri scordanti, dissimili, che farebbero perdere il più bello della nostra armonia, ed io non posso tollerare tutto questo in chi veramente mi ama. Poi il vero amore, per amore opera e per amore non opera, per amore chiede e per amore cede; sicché il vero amore tutto nell’amor finisce, per amore muore e per amore risorge”.

Ed io: “Gesù, pare che vuoi sfuggirmi con questo parlare, ma sappi che io non cedo. Per ora, per amore cedi tu a me, fammi un atto d’amore e cedi a ciò che mi è tanto necessario e a che[2] tanto sono obbligata; del resto cedo tutto a te. Altrimenti mi renderò scontenta”.

E Gesù: “Vuoi vincere a vie di scontenti”.

Ha sorriso ed è scomparso.

 



[1] dagli

[2] cui

<          >

fonte audio: www.divinavoluntas.it

per scaricare ed ascoltare altri audio (voce Daniela Giarla): https://divinavoluntas.it/audio-libro-di-cielo/