Libro di Cielo - Volume 4°

Ottobre 11, 1901 (92)

Silenzio di Gesù. L’alimento più necessario è la pace.

Passando vari giorni di privazione e di silenzio, que­sta mattina [Gesù] nel venire continuava il suo silenzio, e sebbene l’ho tenuto quasi sempre con me, per quanto ho fatto non mi è riuscito di fargli dire una sola parola, pareva che teneva una cosa nel suo interno che l'amareggiava, tanto che lo rendeva taciturno e che non voleva che io lo sapessi. Ora mentre Gesù se ne stava con me, mi è parso di vedere la Regina Mamma, e nel vedere Gesù con me mi ha detto:

“Tu lo tieni? Meno male che sta con te, ché se deve sfogare il giusto furore, stando con te lo trattieni. Figlia mia, prega che trattenga i flagelli, ché i malevoli stanno tutti in pronto per uscire, ma si vedono legati da una potenza suprema che li impedisce, ed anche [se] la giustizia divina permetterà [loro di agire], non facendolo quando piace a loro si avrà questo bene che [anche i malevoli] conosceranno l’autorità divina sopra di loro, e diranno: ‘L’abbiamo fatto ché ci è stato dato il potere dall'alto’.

Figlia mia, che guerra ci cova nel mondo morale! Fa orrore a vederlo; eppure il primo alimento che si dovrebbe cercare nella società, nelle famiglie e da ogni anima, dovrebbe essere la pace, tutti gli altri alimenti si rendono insalubri senza di essa, fosse pure le stesse virtù, la carità, il pentimento, senza la pace non portano né sanità né vera santità. Eppure dal mondo di oggi si è scartato questo alimento della pace sì necessario e salubre e non si vuole altro che turbolenze e guerre. Figlia mia, prega, prega”.

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