Libro di Cielo - Volume 4°

Gennaio 24, 1901 (50)

Luisa domanda a Gesù la ragione della sua privazione. Gesù la riprende.

Avendo passato i giorni scorsi in silenzio e qualche volta anche priva del mio adorabile Gesù, questa mattina nel venire mi son lamentata con lui dicendo:

“Signore, come non venite? Come si son cambiate le cose! Si vede che è o per castigo dei miei peccati che mi private della vostra amabile presenza, o che non mi volete più in questo stato di vittima. Deh, vi prego, fatemi conoscere la vostra Volontà! Se non potetti oppormi quando ne volesti da me il sacrifizio, molto più ora ché non trovandomi più meritevole d’essere vittima, me ne volete togliere”.

E Gesù interrompendo il mio dire mi ha detto:

“Figlia mia, io con l’essermi fatto vittima per l’u­man genere, prendendo sopra di me tutte le debolezze, le miserie e tutto ciò che meritava l’uomo innanzi alla Divinità, rappresento il capo di tutti, e l’umana natura essendo io il capo innanzi alla Divinità, trova in me uno scudo potentissimo che la difende, protegge, scusa ed intercede. Ora siccome tu ti trovi nello stato di vittima, mi vieni a rappresentare il capo della generazione presente. Quindi, dovendo mandare qualche castigo per bene dei popoli e per richiamarli a me, se io secondo il solito a te venissi, solo col mostrarmi teco già mi sento rinfrancato, i dolori si mitigano e mi succede come ad uno che sentisse un forte dolore e per lo spasimo grida: se a costui gli cessasse il dolore, non si sentirebbe più di gridare e menarne lamenti. Così a me succede: mitigandosi le mie pene, naturalmente non sento più di mandare quel castigo; tu poi col vedermi, naturalmente pure, cerchi di risparmiarmi [le pene] e di prendere sopra di te le pene degli altri; non puoi farne a mento di fare l’uffizio tuo di vittima, innanzi alla mia presenza, e se tu ciò non facessi, ciò che non mai può essere, io ne resterei con te dispiaciuto. Eccoti la causa della mia privazione; non è perché voglia punire i tuoi peccati, tengo altri modi come purgarti, ma però te ne ricompenserò, nei giorni che vengo ti raddoppierò le mie visite, non ne sei tu contenta?”

Ed io: “No, Signore, ti voglio sempre, sia qualunque la causa, non cedo di restarne per un sol giorno priva di te”.

Mentre ciò dicevo Gesù è scomparso, ed io mi son ritornata in me stessa.

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