Libro di Cielo - Volume 4°

Settembre 10, 1900 (4)

Minacce contro i perversi

Questa mattina mi son trovata fuori di me stessa, e vedevo le tante nefandezze e peccati enormissimi che si fanno, come pure commessi contro la Chiesa ed il Santo Padre. Onde ritornando in me stessa è venuto il mio adorabile Gesù, e mi ha detto:

“Che ne dici tu del mondo?”

Ed io senza sapere dove voleva sbattere questa domanda, impressionata com'ero delle cose viste, ho detto: “Signore benedetto, chi può dirvi la perversità, la durezza, la bruttezza del mondo? Non ho parola come dirvi quanto è cattivo!”

E lui prendendo occasione dalle mie stesse parole, ha soggiunto:

“Hai visto com'è perverso? Tu stessa l’hai detto; non c’è modo come arrenderlo: dopo che gli ho tolto quasi il pane, se ne sta nella stessa tenacità, anzi peggio, e per ora va a procurarselo coi furti e con le rapine facendo danno al suo simile, quindi è necessario che gli tocchi la pelle, altrimenti si pervertirà maggiormente”.

Chi può dire come sono restata di stucco a questo parlare di Gesù; mi pare che sono stata io l’occasione come farlo sdegnare contro il mondo; invece di scusarlo l’ho dipinto nero. Ho fatto quanto ho potuto, dopo, a scusarlo; ma non mi ha dato retta, il male era già fatto. Ah, Signore, perdonami questa mancanza di carità ed usate misericordia!

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