Libro di Cielo - Volume 4°

Gennaio 12, 1902 (101)

La cecità degli uomini. Gesù parla del divorzio. Le contraddizioni sono perle preziose.

Pare che continua un poco a venire il mio adorabile Gesù. Anzi questa mattina trasportandomi fuori di me stessa mi faceva vedere i gravi mali della società e le sue grandi amarezze, ed ha versato abbondante in me parte di ciò che l’amareggiava, e dopo mi ha detto:

“Figlia mia, vedi un po’ dove è giunta la cecità degli uomini, fino a voler formare leggi inique e contro loro stessi ed il loro benessere sociale. Figlia mia, perciò ti chiamo di nuovo alle sofferenze, affinché offrendoti con me alla divina giustizia, quelli che la devono combattere questa legge del divorzio ottengano lume e grazia efficace per riuscire vittoriosi. Figlia mia, io tollero che facessero guerre, rivoluzioni, che il sangue dei nuovi martiri inondasse il mondo, questo è onore per me e per la mia Chiesa; ma questa legge brutale è uno sfregio alla Chiesa, ed a me abominevole ed intollerabile”.

Ora mentre ciò diceva, ho visto un uomo che com­batteva contro questa legge, stanco e sfinito di forze, in atto di volersi ritirare dall’impresa. Onde insieme col Si­gnore l’abbiamo rincorato, e quello ha risposto: “Mi veg­go quasi solo a combattere ed impossibilitato ad ottenere l’intento”.

Ed io gli ho detto: “Coraggio, che le contraddizioni sono tante perle di cui il Signore si servirà per ornarvi in cielo”.

E quello ha preso lena ed ha seguitato l’impresa. Dopo ciò ho visto un altro tutto affannato, impensierito non sapendo come decidere, e qualcuno che gli diceva: “Sai che vuoi[1] fare? Esci, esci da Roma”. E quello: “No, non posso. È parola data a mio Padre; metterò la vita, ma uscire non mai”.

Dopo ci siamo ritirati, Gesù è scomparso ed io mi son trovata in me stessa.



[1] devi

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