Libro di Cielo - Volume 3°

Febbraio 24, 1900 (43)

L’ubbidienza deve rendere l’anima come molle cera

Questa mattina mi trovavo tutta timore; credevo che tutto era fantasia ossia demonio che voleva illudermi. Onde tutto ciò che vedevo, disprezzavo e mi dispiacevo. Vedevo il confessore che metteva l’intenzione che Gesù mi rinnovasse i dolori della crocifissione, ed io cercavo di resistere. Il benedetto Gesù in principio mi tollerava, ma siccome il confessore replicava l’intenzione, allora Gesù mi ha detto: “Figlia mia, davvero che questa volta mancheremo all'ubbidienza?! Non sai tu che l’ubbidienza deve suggellare l’anima e che l’ubbidienza deve rendere l’anima come molle cera, in modo che il confessore può dare quella forma che vuole?”

Così non curando le mie resistenze, mi ha partecipato i dolori della crocifissione; ed io non potendo più resistere al comando di Gesù e del confessore, giacché non volevo cedere per il timore che non fosse Gesù, con tutto ciò ho dovuto soccombere sotto il peso dei dolori. Sia sempre benedetto e tutto sia per glorificarlo in tutto e sempre!

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