La Vergine Maria e il Regno della Divina Volontà 

Meditazioni mariane sulla Divina Volontà a cura di Don Leonardo M. Pompei

Iª Meditazione

Introduzione. Il primo passo della Divina Volontà nell'Immacolato Concepimento della Mamma Celeste.


Appello materno della Regina del Cielo

Figlia carissima, sento l’irresistibile bisogno di scendere dal cielo, per farti le mie visite materne; se tu mi assicurerai il tuo amore figliale, la tua fedeltà, io rimarrò sempre con te nell’anima tua, per esserti maestra, modello, esempio e Madre tenerissima.

Io vengo per invitarti ad entrare nel regno della tua Mamma, nel Regno cioè della Divina Volontà e busso alla porta del tuo cuore perché tu mi apra.

Sai? Con le mie stesse mani ti reco in dono questo libro[1]: te lo offro con premura materna, perché tu a tua volta, leggendolo, impari a vivere di cielo e non di terra.

Questo libro è d’oro, figlia mia; esso formerà la tua fortuna spirituale e la tua felicità anche terrena. In esso troverai la sorgente di tutti i beni: se sei debole acquisterai la forza; se sei tentata acquisterai la vittoria; se sei caduta nella colpa, incontrerai la mano pietosa e potente che ti rialzerà; se ti senti afflitta, troverai il conforto; se fredda, il mezzo sicuro per riscaldarti; se affamata, gusterai il cibo prelibato della Divina Volontà. Con esso non ti mancherà nulla; non sarai più sola, poiché la tua Mamma ti farà dolce compagnia e con ogni sua cura materna prenderà l’impegno di farti felice. Io, l’Imperatrice celeste, penserò a tutti i tuoi bisogni, purché tu acconsenta di vivere unita a me.

Se tu conoscessi le mie ansie, i miei sospiri ardenti e anche le lacrime che verso per i figli miei! Se tu sapessi come io ardo dal desiderio che tu ascolti le mie lezioni tutte di cielo ed impari a vivere di Volontà Divina!

In questo libro tu vedrai meraviglie; troverai una mamma che ti ama talmente, da sacrificare il suo diletto Figlio per te, onde poterti far vivere di quella medesima Vita di cui ella stessa visse sulla terra.

Non darmi questo dolore, non respingermi; accetta questo dono del cielo che ti reco; accogli la mia visita, le mie lezioni. Sappi che io percorrerò tutto il mondo, andrò da ciascun individuo, in tutte le famiglie, nelle comunità religiose, in ogni nazione, presso tutti i popoli e, se occorrerà, girerò per secoli interi, sino a quando non avrò formato come Regina il mio popolo e come Madre, i figli miei, i quali conoscano e facciano regnare ovunque la Divina Volontà.

Eccoti spiegato lo scopo di questo libro. Coloro che lo accoglieranno con amore saranno i primi fortunati figli che apparterranno al Regno del Fiat Divino, ed io a caratteri d’oro scriverò i loro nomi nel mio materno cuore.

Vedi, figlia mia? Quello stesso amore infinito di Dio, che nella Redenzione volle servirsi di me per far scendere il Verbo Eterno sulla terra, mi chiama un’altra volta in campo e mi affida l’arduo compito, il sublime mandato di formare sulla terra i figli del Regno della sua Divina Volontà. Maternamente premurosa mi metto quindi all’opera e ti preparo la via che ti dovrà condurre a questo felice Regno.

A tale scopo ti darò sublimi e celesti lezioni, ed infine ti insegnerò speciali e nuove preghiere, mediante le quali impegnerai il cielo, il sole, la creazione, la mia stessa Vita e quella del Figlio mio, e tutti gli atti dei Santi, affinché a nome tuo essi impetrino il Regno adorabile del Voler Divino. Queste preghiere sono le più potenti, perché compromettono lo stesso operato divino. Per mezzo di loro Dio si sentirà disarmato e vinto dalla creatura; forte di questo sussidio tu affretterai l’avvento del suo Regno felicissimo, e con me otterrai che la Divina Volontà si faccia come in Cielo così in terra, secondo il desiderio del Maestro divino. 

Coraggio, figlia mia; fammi contenta e io ti benedirò. 



[1] la Regina del Cielo si riferisce al libro: “La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà”.


Preghiera alla Celeste Regina, per ogni giorno del mese di Maggio

Regina Immacolata, Celeste Madre mia, vengo sulle tue ginocchia materne per abbandonarmi, come tua cara figlia, nelle tue braccia, per chiederti coi sospiri più ardenti - in questo mese a Te consacrato - la grazia più grande: che mi ammetta a vivere nel Regno della Divina Volontà.

Mamma Santa, Tu che sei la Regina di questo Regno, ammettimi come figlia tua a vivere in esso, affinché non sia più deserto, ma popolato dai figli tuoi. Perciò, Sovrana Regina, a Te mi affido, acciocché guidi i miei passi nel Regno del Voler Divino e, stretta alla tua mano materna, guiderai tutto l'essere mio, perché faccia vita perenne nella Divina Volontà. Tu mi farai da mamma e, come a Mamma mia, Ti faccio la consegna della mia volontà, affinché me la scambi con la Divina Volontà, e così possa restar sicura di non uscire dal Regno suo. Perciò Ti prego che mi illumini per farmi comprendere che significa “Volontà di Dio”

Ave Maria ...

Fioretto del Mese

La mattina, a mezzogiorno e a sera, cioè tre volte al giorno, andare sulle ginocchia della nostra Mamma Celeste e dirle: “Mamma mia, ti amo, e tu amami e dammi un sorso di Volontà di Dio all'anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.  


L'anima alla sua Immacolata Regina

Eccomi, o Mamma dolcissima, prostrata innanzi a te; oggi è il primo giorno del mese di Maggio, sacro a te, in cui tutti i tuoi figli vogliono offrirti i loro fiorellini per attestarti il loro amore e per impegnare il tuo amore ad amarli, ed io ti vedo come scendere dalla Patria Celeste corteggiata da schiere angeliche, per ricevere le belle rose, le umili viole, i casti gigli dei figli tuoi, e ricambiarli coi tuoi sorrisi d'amore, con le tue grazie e benedizioni, e stringendoti al seno materno i doni dei figli tuoi, te li porti al Cielo, per riservarli come caparra e corona nel punto della loro morte.

Mamma Celeste, in mezzo a tanti, io, che sono la più piccola, la più bisognosa dei figli tuoi, voglio venire fin nel tuo grembo materno, per portarti, non fiori e rose, ma un sole ogni giorno. Ma la Mamma deve aiutare la figlia, dandomi le tue lezioni di Cielo, per insegnarmi come formare questi soli divini, per darti l'omaggio più bello e l'amore più puro. Mamma cara, Tu l'hai capito, che cosa vuole la figlia tua: voglio che Tu mi insegni a vivere di Volontà Divina, ed io, trasformando i miei atti e tutta me stessa nella Divina Volontà, a seconda dei tuoi insegnamenti, ogni giorno ti porterò nel tuo grembo materno tutti i miei atti cambiati in soli.


Lezione della Regina del Cielo

Figlia benedetta: la tua preghiera ha ferito il mio materno cuore, e tirandomi dal Cielo sono già vicina alla figlia mia, per darle le mie lezioni tutte di Cielo.

Guardami, figlia cara; migliaia di Angeli mi circondano e riverenti stanno tutti in aspettativa, per sentirmi parlare di quel Fiat Divino, di cui posseggo più di tutti la sorgente, e conosco i suoi mirabili segreti, le sue gioie infinite, la sua felicità indescrivibile ed il suo valore incalcolabile. E sentirmi chiamare dalla figlia mia perché vuole le mie lezioni sulla Divina Volontà, è per me la festa più grande, la gioia più pura; e se tu ascolterai le mie lezioni, io mi chiamerò fortunata di essere la Mamma tua. Oh, come sospiro di avere una figlia che voglia vivere tutta di Volontà Divina! Dimmi, o figlia, mi contenterai? Mi darai il tuo cuore, la tua volontà, tutta te stessa nelle mie mani materne, affinché ti prepari, ti disponga, ti fortifichi, ti svuoti di tutto, in modo che possa riempirti tutta di luce di Divina Volontà e formare in te la sua vita divina? Perciò poggia il tuo capo sul Cuore della tua Mamma Celeste e sii attenta ad ascoltarmi, affinché le mie sublimi lezioni ti facciano decidere a non fare mai la tua volontà, ma sempre Quella di Dio.

Figlia mia, ascoltami: è il mio Cuore materno che ti ama tanto e che vuol versarsi sopra di te. Sappi che ti ho qui, scritta nel mio Cuore e ti amo da vera figlia;  ma vi sento un dolore, perché non ti vedo simile alla tua Mamma. Ma sai chi ci rende dissimili? Ahi, è la tua volontà, che ti toglie la freschezza della grazia, la bellezza che innamora il tuo Creatore, la fortezza che tutto vince e sopporta, l'amore che tutto consuma. Insomma, non è quella Volontà che anima la tua Mamma Celeste.

Tu devi sapere che conobbi la mia volontà umana solo per tenerla sacrificata in omaggio al mio Creatore; la mia vita fu tutta di Volontà Divina. Dal primo istante del mio Concepimento fui plasmata, riscaldata e messa nella sua luce, la quale purificò con la sua Potenza il mio germe umano, (in modo) che restai concepita senza macchia originale. Perciò, se il mio Concepimento fu senza macchia e così glorioso da formare l'onore della Famiglia Divina, fu solo (perché) il Fiat Onnipotente si riversò sul mio germe, e pura e santa restai concepita.  Sicché, se il Volere Divino non si fosse riversato sopra del mio germe, più che una tenera madre, per impedire gli effetti del peccato originale, avrei incontrato la triste sorte delle altre creature, di essere concepita col peccato originale. Perciò, la causa primaria fu, tutta, la Divina Volontà; ad Essa sia onore, la gloria, il ringraziamento d'essere stata concepita senza macchia d'origine.

Ora, figlia del mio Cuore, ascolta la Mamma tua:  metti da banda la tua volontà umana; contentati di morire anziché (di) concederle un atto di vita. La tua Mamma Celeste si sarebbe contentata di morire le mille e mille volte, anziché fare un atto solo di mia volontà. Non vuoi tu dunque imitarmi? Ah, se tu la terrai sacrificata ad onore del tuo Creatore, il Volere Divino farà il primo passo nell'anima tua e ti sentirai plasmata di un'aura celeste, purificata e riscaldata, in modo da sentirti annientare i germi delle tue passioni, e ti sentirai messa nei primi passi del Regno della Divina Volontà. Perciò sii attenta; se tu mi sarai fedele ad ascoltarmi, io ti guiderò, ti porterò (per) mano nelle vie interminabili del Fiat Divino; ti terrò difesa sotto il mio manto azzurro, e sarai il mio onore, la mia gloria, la mia e tua vittoria.


Punti di meditazione

1. “Migliaia di angeli in ascolto delle Sue lezioni sul Fiat divino”

In tutta la mastodontica opera della serva di Dio Luisa Piccarreta, questi testi di meditazione sono gli unici ad essere stati scritti sotto diretta dettatura della Divina Maria, la Regina suprema del Regno della Divina Volontà. Un dono eccelso e straordinario, da accogliere con tutta la gratitudine possibile, che la Regina Mamma diede alla sua piccola serva per allietare le meditazioni del mese di Maggio: una per ogni giorno (è evidente, tuttavia, che possono essere adoperate anche in contesti differenti dal mese di Maggio).

Nessuno come Lei conosce tutto del Fiat divino, tutti i suoi segreti; nessuno come Lei ne godette l’infinita gioia e l’indescrivibile felicità; nessuno ne sa comprendere, al pari di Lei, il valore incalcolabile.

La scuola della Divina Volontà presieduta dalla Divina Maria, le sue meravigliose lezioni non possono avere nessun eguale, nemmeno tra i più alti arcangeli del cielo, che pure di Volontà Divina vivono. Pertanto è necessario disporsi ad accogliere tanto grande Dono, un Dono nel Dono, e farne uso conveniente e santificante.

Nell’appello della Regina del cielo, anch’esso da Lei dettato, che fa da introduzione a questo divinissimo libro, Lei stessa afferma che “coloro che accoglieranno con amore questo Dono del cielo, la sua visita, le sue lezioni, saranno i primi fortunati figli che apparterranno al regno del Fiat Divino” e Lei stessa scriverà i loro nomi a caratteri d’oro nel Suo Immacolato e Materno Cuore. La Madonna non mente, né può mentire; non inganna, né può ingannare; non esagera, né parla per iperbole: quello che qui promette senza dubbio lo concederà a chi, con umiltà, gioia, gratitudine e amore, accoglierà senza riserve le sue lezioni e le metterà in pratica alla lettera fin nei minimi dettagli.

2. “Cosa ci rende dissimili da Lei”

La Divina Maria non ebbe volontà propria, se non per tenerla ininterrottamente sacrificata a quella del Suo Creatore fin dall’istante del concepimento. Noi, purtroppo, abbiamo il mostro, l’obbrobrio, l’orrore, la sciagura, la rovina della nostra umana volontà che è la causa di tutti i nostri mali, di ogni infelicità, di ogni nostra bruttura interiore ed anche esteriore, della perdita della grazia, di tutto ciò che ci rende odiosi agli altri e a noi stessi, antipatici, goffi, meschini, piccini.

La nostra anima uscì bella e piena di Grazia dalle Mani del nostro Creatore. Ci fu un nano secondo, intercorso tra la sua creazione da parte dell’Altissimo e la sua infusione nello zigote formato dai due gameti dei nostri genitori naturali, in cui fu bellissima. Poi si insudiciò macchiandosi della colpa dei progenitori, perché “nel peccato ci ha concepito nostra madre” (cfr. Salmo 50) e da allora sorse in noi il regno maledetto della nostra umana volontà separata, distaccata, antagonista e concorrente di quella Divina. E con essa la rovina e la sciagura nostra e del genere umano.

Questa distanza tra la volontà della creatura umana e quella della Divina Maria che fu da sempre e per sempre fusa alla Divina Volontà, è più abissale delle distanze tra le galassie dell’universo. E deve essere colmata con un cammino di spoliazione totale di ogni nostra volontà umana, per ritrovare unione e fusione con quella Divina. Nessuno come la Madonna può e sa come aiutarci in questa impresa, da cui dipende la pienezza della felicità sulla terra e l’abbondanza della beatitudine in cielo.

3. “Cosa Ella ricevette”

Il Fiat Onnipotente concesse all’anima della Divina Maria di entrare nello zigote formato (naturalmente) dai suoi santi genitori Gioacchino ed Anna senza infettarsi. Un miracolo talmente grande che è secondo solo a quello per il quale Gesù è presente nell’eucaristia con tutto se stesso e che forse nemmeno in cielo comprenderemo adeguatamente. Ella, insieme col suo Figlio Gesù, doveva formare la nuova Coppia della nuova Creazione, il nuovo Adamo e la nuova Eva, i primi a vivere, come sarebbe dovuto toccare ai nostri progenitori, in totale unione e fusione con il Fiat Divino. E dovevano per questo essere messi esattamente nelle stesse condizioni dei Primi.

Questo è anche la causa dell’infinita, ineguagliabile, irraggiungibile, divina e sorprendente umiltà di Maria: che sempre seppe che tutta la sua grandezza è radicata nell’Immacolato Concepimento e che questo fu una Grazia dipendente dalla sola Onnipotenza del Fiat supremo, senza la quale anche Lei sarebbe stata un’anima “comune” soggetta a fomiti e concupiscenze e a tutte le tare congenite che tanto limitano e tormentano la razza umana decaduta.

4. “Cosa Ella fece”

Nient’altro che la Divina Volontà. La sua vita fu la Divina Volontà. Si sarebbe consegnata alla più violenta delle morti pur di non fare un solo atto di volontà propria. E non lo fece. Mai. Non sapeva cosa significasse la parola “io”. Anche nella risposta all’annuncio dell’angelo, fu ben attenta a non nominarsi. Non rispose: “eccomi” (anche se questa è la versione comune), ma “ecco la Schiava del Signore: FIAT mihi secondo la Sua Volontà”.

L’essere di Maria coincideva con “l’essere Schiava” del Signore. Nulla operava che non avesse il beneplacito dell’Altissimo e sempre e solo per la sua massima Gloria. Il suo “FIAT” era ininterrotto e Dio poteva operare nella sua Diletta Colomba come voleva, quello che voleva, quando voleva, quanto voleva. Una docilità assoluta, un’ubbidienza assoluta, un’umiltà assoluta, una purezza assoluta. Dio godette nel contemplare le meraviglie che Egli stesso operava in questa Sublime e Ineguagliabile Creatura, la Maestra dell’universo intero, di cui è indiscussa, indiscutibile e assoluta Regina. Possa Ella degnarsi di accoglierci tra i suoi servi, figli, schiavi di amore, discepoli e allievi nella Scuola della Divina Volontà. 

5. “Cosa Ella vuole da noi”

Che la imitiamo, anzitutto e soprattutto nel sacrificare la nostra volontà al Creatore. Chi ha iniziato a muovere i primi veri e concreti passi nel regno del Divin Volere già comprende ciò che la Divina Maestra dice: che ci si immerge in un clima di “aura celeste”; che si avverte di essere profondamente purificati e semplificati; che le passioni, che fino a quel felice “Fiat” con cui si accolse il Dono della Divina Volontà, la avevano fatta da padrone, cominciano ad essere stemperate, abbattute, fino ad essere annientate anche nei loro germi; che infine si comincia a sentire il calore dell’amore divino, che scende in un’anima che gli ha veramente e seriamente aperto le porte facendosi sentire, percepire e gustare. 

Possa questo ciclo di meditazioni essere caratterizzato da un clima di un profondo ascolto “biblico”, cioè non un ascolto passivo a mo’ di edificante lettura, ma un ascolto profondo che ci trasformi interiormente e che sfoci nella messa in pratica di tutte le indicazioni ricevute fin nel minimo dettaglio. Anche la perfetta fedeltà ai fioretti (mensile e giornaliero) e alle giaculatorie ha una parte non indifferente nel processo di trasformazione che la Regina del Regno della Divina Volontà vuole attuare nei figli che La accolgono.


L'anima

Vergine Immacolata, prendimi sulle tue ginocchia materne e fammi da Mamma; con le tue sante mani impossessati della mia volontà, purificala, plasmala, riscaldala col tocco delle tue dita materne; insegnami a vivere unicamente di Volontà Divina.


Fioretto

Oggi, per onorarmi, fin dal mattino ed in tutte le tue azioni, mi darai la tua volontà nelle mie mani, dicendomi: Mamma mia, offri tu stessa il sacrificio della mia volontà al mio Creatore.


Giaculatoria

Mamma mia, chiudi la Divina Volontà nell'anima mia, affinché prenda il suo primo posto e vi formi il suo trono e la sua dimora.