VIª MEDITAZIONE

Il 'FIAT' Creante, Redimente e Santificante 

Stralci di conversazione di Sr. Assunta Marigliano

(scelti da interventi diversi) 

 

Dio ha creato l’universo, ha creato tutti noi, e noi dipendiamo completamente dalla Divina Volontà: il nostro vestire dipende dalla Divina Volontà, il battito del cuore dipende dalla Divina Volontà, se io sto in piedi dipende dalla Divina Volontà…

Ma quando il Signore ci ha dato la Divina Volontà, ci ha dato anche il libero arbitrio, dandoci la facoltà di poter agire liberamente per darci la possibilità di arrivare a Lui liberamente, di contraccambiarlo liberamente.

Quindi, noi dobbiamo fare uso della nostra volontà secondo l’intenzione con cui Dio ce l’ha data... ricordando nello stesso tempo che dentro di me agisce sempre la Divina Volontà: sta scorrendo nel mio sangue, è presente nei miei pensieri, sta guardando nei miei occhi... Se però io invito coscientemente la Divina Volontà a guardare nei miei occhi, io prendo atto di questa sua presenza operante e quindi mi unisco coscientemente all’Atto di Dio; mentre se io non chiamo la Divina Volontà, sono passiva: cioè io guardo, ma non so che c’è Un Altro che sta guardando dentro di me.

Questo si dica per tutte le azioni, perché noi dipendiamo completamente dalla Divina Volontà; però non dobbiamo dipendere dalla Divina Volontà come servi, ma con le disposizioni dei figli.

Cosciente di avere questo tesoro dentro di me, prendo la chiave, apro ed il tesoro è mio; e cioè, sempre coscientemente dico: “Vieni, Divina Volontà, stai dentro di me; agiamo insieme, lavoriamo insieme, parliamo insieme, viviamo insieme...”.

E volere questa Divina Volontà in noi, in ogni nostro moto interiore ed esteriore, significa già pronunziare il nostro Fiat.

Nel 1925 Gesù ha detto a Luisa: “Ti ho chiamata nel Divin Volere perché ti associ con Noi e ripeta gli Atti Nostri”.

(N.d.R.: E, seguendo da buona discepola ciò che il Maestro le ha insegnato, un giorno Luisa dice a Gesù: “Non disdegnare le mie preghiere; sono le stesse tue parole che ripeto, le stesse intenzioni, le anime che voglio come le vuoi Tu e col tuo stesso Volere”. E Gesù le risponde: “Figlia mia, quando ti sento ripetere le mie parole, le mie preghiere, volere come voglio Io, Mi sento tirare verso di te come da tante calamite; e come ti sento ripetere le mie parole, tante gioie distinte sente il mio Cuore e posso dire che è una festa per Me. E mentre godo, Mi sento debilitato dall’amore dell’anima tua e non ho forza di colpire le creature. Sento in te le stesse catene che Io mettevo al Padre per riconciliare il genere umano. Ah, sì, ripeti ciò che feci Io, ripetilo sempre, se vuoi che il tuo Gesù in tante amarezze trovi una gioia da parte delle creature”. Cfr. Vol. 12 - 4.6.1919 ).

Gesù dice ancora a Luisa: “Il mio amore è operativo, non sa stare senza operare; perciò per tutti e per ciascuno preparai ciò che ci vuole per riabilitarli, per sanarli e per abbellirli nuovamente”.

La missione di Luisa è di far ritornare l’uomo nello stato primitivo, come Dio l’ha creato. Quindi l’umanità sta tornando indietro: con la Redenzione, con tutta la Grazia che le viene dai Sacramenti… E tutto questo cammino è per far sì che l’uomo ritorni al suo principio.

Tutte le opere che stanno nella Chiesa, tutti gli istituti religiosi, pur con il loro carisma particolare, hanno un fine unico, che è la carità.

Nell’opera che ci viene attraverso Luisa la carità sfocia nel piano di Dio, sfocia nel FIAT Creante, Redimente e Santificante. Il FIAT Santificante porta alla realizzazione del FIAT Creante, del FIAT Voluntas Tua.

E sono tutti e tre una sola cosa, come sono una sola cosa le Tre Divine Persone. Il FIAT Creante si attribuisce al Padre; il FIAT Redimente si attribuisce al Figlio; il FIAT Santificante si attribuisce allo Spirito Santo. Lo Spirito Santo svolge questa attività dentro di noi e noi dobbiamo contribuire, perché la vita nel FIAT Voluntas Tua non è passiva, ma è attiva.

Luisa era attiva. Ecco perché abbiamo il libretto e la coroncina del Pellegrinaggio nella Divina Volontà, per portarci all’attività spirituale. La missione di Luisa è proprio di girare per tutta la Creazione, girare per le generazioni passate, presenti e future, per raccogliere tutto quello che l’uomo aveva perduto e riportarglielo.

Dobbiamo riportare tutto a Dio a nome di tutta l’umanità.

Il FIAT di Dio nella Creazione è un FIAT eterno, perché Dio è eterno e quindi l’Atto di Dio è un Atto eterno. Anche noi perciò, quando facciamo un atto nella Divina Volontà entriamo nell’ambito dell’eternità. (E’ come una goccia che entra in un oceano: continua ad esistere, ma assorbita e trasformata in oceano). La missione di Luisa è proprio questa.

Adamo, e con lui anche noi, abbiamo rifiutato, abbiamo perduto; ma Dio ci ha creati per la sua gloria e noi dobbiamo ridonare la gloria a Dio; questo lo possiamo fare proprio con questa attività interiore, associandoci alla Sua Volontà.

Il Santo Padre, in occasione del 150° anniversario delle apparizioni a La Salette, dice: “La Vergine Maria mostrandosi con l’immagine del Figlio Crocifisso fa capire che Lei pure associata all’opera della salvezza è solidale con i suoi figli immersi nelle prove”. Gesù è associato alla Volontà del Padre; Maria è associata alla Volontà del Padre e all’opera redentiva del Figlio per diventare Corredentrice dell’umanità.

Con il Redentore è venuta la salvezza; ma questo non basta: Dio Padre ci vuole risantificare, ci vuole ridare quella veste di santificazione che avevamo perduta nel Paradiso terrestre.

Nella Chiesa, nei Sacramenti, nella S. Messa abbiamo la banca alla quale possiamo attingere. Sull’altare, dove Cristo si immola per me, io mi associo alla Volontà salvifica di Cristo; mi associo e mi immolo con Lui.

Gesù un giorno ha detto a Luisa: “Con te inizierà la catena e non si spezzerà più”. Gli anelli di questa catena sono tutte quelle anime che sulla scia di Luisa donano la loro volontà a Gesù. E se qualche anello si allenterà un po', vi sarà la Croce che lo stringerà di più.

Il pensiero di Dio era quello di ricostruire il Regno nell’uomo, quel Regno che Adamo, re dell’universo, aveva perduto. Mancava però il Terzo FIAT, il FIAT Santificante.

Il FIAT Santificante si riallaccia in modo particolare al FIAT Creante, perché con il FIAT Santificante noi ci allacciamo a tutte le opere del creato. E nelle opere del creato c’è la Potenza creatrice e conservatrice della Divina Volontà: Dio ha fatto il creato, ha creato me e mi conserva. Però il creato, l’universo, non può dire a Dio: “Ti amo”, ma io sì; a me Dio ha dato l’intelligenza per poter capire, ha dato la memoria che mi permette di ricordare, ha dato la volontà di poterlo fare.

Quindi, io mi unisco a tutto il creato e rivolgendomi a Dio e riconoscendo che Lui ha creato tutto per me, Gli dico:

“Io mi associo a questo tuo piano di amore, di misericordia, di benevolenza; hai fatto tutto per me, perciò anch’io faccio tutto per Te, anch’io voglio ridonarti tutti questi tuoi doni, tutto questo tuo amore!”

Faccio mio il ti amo di Gesù, il ti amo che Dio ha messo in tutto il creato, quel ti amo di Dio che è mio; perché quel ti amo che Lui ha messo in tutta la Creazione, anche nelle più piccole foglie, è un ti amo per me, perché Dio ha creato tutto per me. Se io nel Divin Volere dico:  Io Ti amo”, faccio mio il ti amo di Gesù.

Luisa ripeteva continuamente il Ti amo nel Divin Volere. Ma un giorno disse a Gesù: “Gesù, io ho imparato questa cantilena e ripeto sempre la stessa cosa; mi sembra una cosa molto ripetitiva!...” “No! - le rispose Gesù - perché il mio Atto è unico e continuato; il mio Amore continua; il mio ti amo è nella Creazione ogni momento e ogni momento anche tu devi dire: Ti amo”.

Se noi entriamo in questa attività spirituale, noi viviamo il Divin Volere, perché facciamo nostro il ti amo di Gesù, facciamo nostra la Volontà di Gesù, facciamo nostre le opere di Gesù. Gesù quando stava sulla terra ha fatto tutto in questo Ti amo nella Volontà Divina.

La strada per entrare in questo cammino è la piccolezza. Gesù un giorno ha detto a Luisa: “Chi davanti a Dio e agli uomini crede di essere qualche cosa, non è niente! Davanti a Me non vale niente!” La piccolezza purifica lo spirito, lo libera e lo inserisce nel Cuore di Dio Padre, perché solo ai piccoli è dato di entrare nel Regno dei Cieli. La porta del Regno è stretta, perché comporta una santità legata alla purificazione personale, per dare spazio a Dio di regnare dentro di noi.

A chi ritenesse troppo grande questo progetto di Dio ed impossibile seguire questo cammino, Gesù risponde (Volume 30 del 1932): “E’ vero che umanamente parlando, la creatura, accerchiata com’è da tanti mali, non sa ancora concepire come vivere nel Mio Volere e come potrà formarsi il suo Regno sulla terra; ma ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio!”

Da parte nostra dobbiamo mettere tutta la buona volontà, aprire le porte del nostro cuore e dire: “Sì! Fiat!”

Dobbiamo, per prima cosa, cercare di vivere questa spiritualità insegnata da Gesù a Luisa, per poi comunicarla agli altri. 

Dobbiamo essere disposti a fare qualsiasi sacrificio, andare da un punto all’altro della terra, pur di poter portare il Pane del FIAT Divino; ricordando che però questa è un’opera di Dio e quindi non saremo noi a costruire il Regno, ma sarà solo Lui a farlo.

Scendi, o Volere Supremo! E vieni a regnare sulla terra!