Volume 11° – Ottobre 13, 1916 

Vediamo ora un altro brano, tratto dal Volume 11°. E’ del 13 ottobre 1916:

Stavo facendo le Ore della Passione ed il benedetto Gesù mi ha detto: “Figlia mia, nel corso della mia Vita mortale migliaia e migliaia di Angeli corteggiavano la mia Umanità e raccoglievano tutto ciò che facevo: i passi, le opere, le parole, anche i sospiri, le pene, le gocce del mio Sangue, insomma, tutto; erano Angeli deputati alla mia custodia, a rendermi onore, obbedienti a tutti i miei cenni; salivano e scendevano dal Cielo per portare al Padre ciò che facevo Io. Ora questi Angeli hanno un ufficio speciale, gli stessi Angeli e, come l’anima fa memoria della mia Vita, della mia Passione, delle mie preghiere, si fanno intorno a quest’anima e raccolgono le sue parole, le sue preghiere, i compatimenti che Mi fa, le lacrime, le offerte, le uniscono alle mie e le portano innanzi alla mia Maestà per rinnovarmi la gloria della mia stessa Vita. E’ tanto il compiacimento degli Angeli che, riverenti stanno a sentire ciò che dice l’anima e pregano insieme con lei. Perciò, con quale attenzione e rispetto l’anima deve fare queste Ore, pensando che gli Angeli pendono dalle sue labbra per ripetere appresso a lei ciò che essa dice!” Poi ha soggiunto: “Alle tante amarezze che le creature Mi danno, queste Ore sono i piccoli sorsi dolci che le anime Mi danno; ma ai tanti sorsi amari che ricevo, sono troppo pochi i dolci, perciò: più diffusione! Più diffusione!”

Avete capito? Questo che Gesù dice sugli Angeli, è bello. Voi ricorderete che nel Vangelo Gesù disse a Natanaele, quando Filippo lo accompagnò da Lui: “Io ti ho visto quando eri sotto il fico”. E Natanaele Gli rispose: “Tu sei il Figlio di Dio!”. E Gesù: “Perché ti ho detto che ti ho visto sotto il fico, tu credi? Vedrai cose maggiori di queste! Vedrai gli Angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’Uomo!”  E qui, in ciò che sta dicendo ora Gesù a Luisa, abbiamo la spiegazione di quel passo del Vangelo. 

‘Vedrai gli Angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’Uomo’.  Quando tu fai le Ore della Passione, Gesù è insieme con te, tu sei immedesimato con Lui e Lui con te, e sono questi Angeli deputati alla custodia di Gesù che scendono e salgono in Cielo prendendo le cose che tu fai insieme con Gesù di queste Ore della Passione.

Riascoltiamo ancora:

“Figlia mia, nel corso della mia Vita mortale migliaia e migliaia di Angeli corteggiavano la mia Umanità e raccoglievano tutto ciò che facevo: i passi, le opere, le parole, anche i sospiri, le pene, le gocce del mio Sangue, insomma, tutto”.

Perché ogni atto che faceva Gesù era un atto di infinito valore, ogni piccola cosa che faceva, una parola, uno sguardo, un passo, un palpito, un pensiero, ogni cosa era di un valore infinito, perché fatta da un Dio, quindi gli Angeli andavano raccogliendo tutto quell’operato del Figlio di Dio per portarlo al Trono di Dio. “Erano Angeli deputati alla mia custodia - dice Gesù - per rendermi onore, ubbidienti a tutti i miei cenni, salivano e scendevano dal Cielo per portare al Padre ciò che facevo Io. Ora questi Angeli hanno un ufficio speciale…” Sono gli stessi Angeli deputati alla custodia dell’Umanità di Cristo e quindi continuano il loro ufficio; ma adesso lo fanno non solo per Gesù, ma per Gesù insieme con l’anima e l’anima insieme con Lui. Perché in questa unione fra l’anima e Gesù non sono più due, ma sono due in una sola carne, uno sposalizio mistico, reale, sono le nozze dell’Agnello, sono le nozze dello Sposo di cui parla il Vangelo. “Ora questi Angeli hanno un ufficio speciale e, come l’anima fa memoria della mia Vita, della mia Passione, delle mie preghiere, si fanno intorno a quest’anima e raccolgono le sue parole, le sue preghiere, i compatimenti che Mi fa, le lacrime, le offerte, le uniscono alle mie e le portano innanzi alla mia Maestà per rinnovarmi la gloria della mia stessa Vita”.  

Vedete come è cosa grande fare memoria della Vita e Passione di Gesù? Vi ricordate ciò che disse Gesù all’ultima cena, quando fece la consacrazione del pane e del vino nel suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità? Finisce col dire: “Fate questo in memoria di Me”. E qui, non è diverso. Non è in modo sacramentale - e ricordiamo poi che tutti i Sacramenti provengono dalla Divina Volontà! - ma è invece per virtù della stessa Volontà di Dio che l’anima accoglie, e quindi lo Spirito Santo è libero di agire su quest’anima quando essa fa memoria delle cose di Gesù. L’anima prende da Gesù e lo Spirito prende da Gesù; ed è lo Spirito che vivifica nell’anima, per l’anima, ogni cosa che essa prende da Lui. E’ lo Spirito che è Signore e dà vita. Allora, lo Spirito Santo prende da Gesù man mano che l’anima prede da Lui, anche l’anima, da Gesù: i pensieri di Gesù, le sue piaghe, il suo Sangue e tutto il resto che fece e patì Gesù. Man mano che l’anima va prendendo tutte queste cose, lo Spirito Santo è Lui che le porge all’anima ed è Lui che le vivifica nell’anima, per l’anima; quindi diventano cose dell’anima, l’anima viene trasformata in ciò che fa ed acquista, ad opera dello Spirito Santo; acquista la Vita di Gesù in se stessa. Niente di meno! Che bella Santa Messa vissuta così, a un modo e per virtù della Divina Volontà, ad opera dello Spirito Santo! 

“Ora questi Angeli hanno un ufficio speciale e, come l’anima fa memoria della mia Vita, della mia Passione, delle mie preghiere, si fanno intorno a quest’anima e raccolgono le sue parole, le sue preghiere, i compatimenti che Mi fa, le lacrime, le offerte, le uniscono alle mie”. Perché l’anima fa le stesse cose che fa Gesù, e questi Angeli prendono dall’anima e prendono da Gesù e le uniscono in uno solo, trasformandolo ad opera dello Spirito Santo, l’uno nell’altra. “E le portano innanzi alla mia Maestà per rinnovarmi la gloria della mia stessa Vita. Ed è tanto il compiacimento degli Angeli che, riverenti stanno a sentire ciò che dice l’anima e pregano insieme con lei”.  

Che bello! Quando facciamo queste Ore  non ci sta accanto solo il nostro Angelo custode, ma migliaia e migliaia di Angeli, che pendono dalle nostre labbra e prendono ogni parola, ogni affetto, ogni atto che facciamo insieme con Gesù, prendendo, noi, da Lui.

“Perciò, con quale attenzione e rispetto l’anima deve fare queste Ore, pensando che gli Angeli pendono dalle sue labbra per ripetere appresso a lei ciò che essa dice!”

Gli Angeli sono i messaggeri di Dio; come ad esempio l’Angelo Gabriele: Dio ha pronunziato il suo Fiat ed ha mandato l’Angelo Gabriele a porgere a Maria quelle Parole divine! E’ stato tramite l’Angelo che Maria ha ricevuto il messaggio di Dio. E’ bello! L’Angelo è stato il trasportatore della Parola creatrice, del Fiat di Dio. E così, in modo simile, analogo, l’anima, nella Divina Volontà, prendendo da Gesù le cose sue, facendole proprie, spedisce gli Angeli al Cielo con questo suo operato, i suoi atti, compatimenti, preghiere, riparazioni, fatte insieme con Gesù. E gli Angeli ripetono, al Trono di Dio, ciò che l’anima dice: “Perciò, con quale attenzione e rispetto l’anima deve fare queste Ore - ci invita Gesù -, pensando che gli Angeli pendono dalle sue labbra per ripetere appresso a lei ciò che essa dice!” 

Poi ha soggiunto: “Alle tante amarezze che le creature Mi danno, queste Ore sono i piccoli sorsi dolci che le anime Mi danno; ma ai tanti sorsi amari che ricevo, sono troppo pochi i dolci! Perciò: più diffusione, più diffusione!”

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