La Passione di Gesù nella Divina Volontà 

9ª MEDITAZIONE

O mio Gesù, in quest’Ostia santa quante creature non ti risparmiano le spine! E tu di nuovo abbassi la testa come nella passione, e ricevi e tolleri le spine dei pensieri cattivi.

O Gesù, ti contemplo nell'Ostia santa e, come se ti vedessi nella tua adorabile persona, bacio la tua fronte maestosa ma, baciandoti, sento le punture delle tue spine. O mio Gesù, in quest’Ostia santa quante creature non ti risparmiano le spine! Esse si portano innanzi a te e, invece di mandarti l’omaggio dei loro buoni pensieri, ti mandano i loro pensieri cattivi, e tu di nuovo abbassi la testa come nella passione, e ricevi e tolleri le spine di questi pensieri cattivi. O mio amore, insieme con te, abbasso la testa anch'io, per dividere le tue pene. Metto tutti i miei pensieri nella tua mente per spingere fuori queste spine che tanto ti addolorano, ed ogni mio pensiero scorra in ogni tuo pensiero per farti l’atto di riparazione per ogni pensiero cattivo, e così consolare la tua mesta mente.

Gesù, mio Bene, bacio i tuoi begli occhi: ti vedo in questa Ostia santa con i tuoi occhi amorosi in atto di aspettare tutti quelli che si portano alla tua presenza, per guardarli con i tuoi sguardi d’amore e per avere il ricam­bio dei loro sguardi d’amore. Ma quanti vengono innanzi a te e, invece di guardare e cercare te, guardano cose che li distraggono e così privano te del gusto che provi nello scambio degli sguardi d’amore! Tu piangi; ed io, baciandoti, sento le mie labbra bagnate dalle tue lacrime. Mio Gesù, non piangere. Voglio mettere i miei occhi nei tuoi per dividere insieme queste tue pene e piangere con te; e volendo riparare tutti gli sguardi distratti delle creature, ti offro i miei sguardi sempre fissi in te.

Gesù, mio Amore, bacio le tue santissime orecchie. Già ti vedo intento ad ascoltare ciò che vogliono da te le creature, per consolarle. Ma queste invece, ti fanno giungere alle orecchie preghiere malamente recitate, piene di diffidenze, preghiere fatte per abito; ed il tuo udito in quest’Ostia santa è molestato più che nella tua stessa passione. O mio Gesù, voglio prendere tutte le ar­monie del cielo e metterle nelle tue orecchie per ripararti, e voglio mettere le mie orecchie nelle tue, non solo per dividere insieme queste pene, ma per stare sempre attenta a ciò che tu vuoi e soffri, per fare subito il mio atto continuo di riparazione e per consolarti.

Gesù, mia Vita, bacio il tuo santissimo volto. Lo vedo insanguinato, livido e gonfio. Le creature, o Gesù, vengono innanzi a quest’Ostia santa, e con le loro posizioni indecenti, e con i discorsi cattivi che fanno innanzi a te, invece di darti onore, esse ti danno schiaffi e sputi. E tu, come nella passione, in tutta pace e pazienza li ricevi e tutto sopporti. O Gesù, voglio mettere il mio volto non solo vicino al tuo, per carezzarti e baciarti mentre ricevi questi schiaffi e per toglierti gli sputi, ma nel tuo stesso volto per condividere queste pene. Inoltre intendo del mio essere, fare tanti minutissimi brani, per metterli innanzi a te come tante statue inginocchiate, che, genuflesse continuamente, ti riparino tutti i disonori che vengono fatti innanzi a te.

(Meditazione tratta dalla 4ª ORA de Le 24 Ore della Passione di N.S.G.C.)