La Passione di Gesù nella Divina Volontà 

38ª MEDITAZIONE

O mio Gesù, siamo già al torrente Cedron, ed i perfidi giudei ti gettano dentro, ti spingono giù in fondo a quelle acque putride, in modo che esse ti entrano nelle orecchie, nella bocca, nelle narici.

O mio Gesù, siamo già al torrente Cedron, ed i perfidi giudei ti gettano dentro, ti fanno urtare contro un sasso che ivi è, con tanto impeto, da farti versare dalla bocca sangue preziosissimo di cui lasciasti segnato quel sasso. Poi, tirandoti, ti spingono giù in fondo a quelle acque putride, in modo che esse ti entrano nelle orecchie, nella bocca, nelle narici. Oh, Amore inarrivabile! Tu resti inondato e come ammantato da quelle acque putride, nauseanti e fredde, e in questo stato mi rappresenti al vivo lo stato lacrimevole delle creature quando commettono il peccato. Oh, come restano coperte e dentro e fuori di un manto di luridezze, da fare schifo al cielo e a chiunque potesse vederle, attirandosi così i fulmini della divina giustizia!

Oh, Vita della mia vita! Può darsi mai amore più grande? Per toglierci questo manto di luridezze, tu permetti che i nemici ti menino giù in questo torrente, e tutto soffri per riparare i sacrilegi e le freddezze delle anime che ti ricevono sacrilegamente e che ti costringono di più che il torrente, a farti entrare nei loro cuori, e a farti sentire tutta la nausea di esse. Tu permetti ancora che queste acque ti penetrino fin nelle viscere, tanto che i nemici, temendo che rimanessi affogato, per riserbarti a maggiori tormenti, ti tirano su. Ma fai tanto schifo, che essi stessi sentono nausea a toccarti.

Mio tenero Gesù, sei già fuori dal torrente. Il cuore non mi regge a vederti così bagnato da queste acque nauseanti. Vedo che tu tremi da capo a piè per il freddo. Guardi intorno, cercando cogli occhi ciò che non fai con la voce: uno almeno che ti rasciughi, ti pulisca e ti riscaldi, ma indarno. Nessuno si muove a pietà di te: i nemici ti beffano e ti deridono, i tuoi ti hanno abbandonato, la dolce Mamma è lontana perché così il Padre dispone.

Eccomi, o Gesù: vieni nelle mie braccia. Voglio tanto piangere da formarti un bagno per lavarti, pulirti, ed aggiustarti con le mie mani i tuoi capelli tutti scarmigliati. Mio Amore, voglio chiuderti nel mio cuore per riscaldarti col calore dei miei affetti, voglio profumarti coi miei desideri santi, voglio riparare tutte queste offese e mettere la mia vita insieme alla tua per salvare tutte le anime. Il mio cuore, voglio offrirtelo come luogo di riposo, per poterti rinfrancare in qualche modo delle pene sofferte fin qui, e poi riprenderemo insieme la via della tua passione.

 

(Meditazione tratta dalla 9ª ORA de Le 24 Ore della Passione di N.S.G.C.)