La Passione di Gesù nella Divina Volontà 

32ª MEDITAZIONE

“Quanto mi costano le anime! Ne fossi almeno contraccambiato! Tu hai visto che mentre morivo, ritornavo a respirare: erano le morti delle creature che sentivo in me”.

Agonizzante Gesù, pare che stia per spegnersi la tua vita: già sento il rantolo dell’agonia, i tuoi begli occhi sono eclissati dalla vicina morte, tutte le tue membra sono abbandonate e spesso parmi che non più respiri. Mi sento scoppiare il cuore dal dolore. Ti abbraccio e ti sento gelido, ti scuoto e non dai segno di vita. Gesù, sei morto? Afflitta Mamma, angeli del cielo, venite a piangere Gesù e non permettete che io continui a vivere senza di lui, che già non posso. Me lo stringo più forte e sento che dà un altro respiro, e poi di nuovo non dà segni di vita. Lo chiamo: “Gesù, Gesù, Vita mia, non morire!”.

Ma già sento lo strepito dei tuoi nemici che vengono a prenderti. Chi ti difenderà nello stato in cui ti trovi?

E lui, scosso, pare che risorge da morte a vita, mi guarda e mi dice:

“Figlia, sei qui? Sei stata dunque spettatrice delle mie pene e delle tante morti che ho subito. Or sappi, o figlia, che in queste tre ore d’amarissima agonia nell'orto, ho racchiuso in me tutte le vite delle creature, ed ho sofferto tutte le loro pene e la stessa loro morte, dando a ciascuna la mia stessa vita. Le mie agonie sosterranno le loro, le mie amarezze e la mia morte si cambieranno per loro in fonte di dolcezza e di vita. Quanto mi costano le anime! Ne fossi almeno contraccambiato! Tu hai visto che mentre morivo, ritornavo a respirare: erano le morti delle creature che sentivo in me”.

Mio affannato Gesù, giacché hai voluto racchiudere in te anche la mia vita e quindi anche la mia morte, ti prego, per questa tua amarissima agonia, di venirmi ad assistere nel punto della mia morte. Io ti ho dato il mio cuore per rifugio e riposo, le mie braccia per sostenerti e tutto il mio essere a tua disposizione, ed, oh, quanto volentieri mi darei nelle mani dei tuoi nemici per poter morire io in vece tua!

Vieni, o Vita del mio cuore, in quel punto a ridarmi ciò che ti ho dato: la tua compagnia, il tuo cuore per letto e riposo, le tue braccia per sostegno, il tuo respiro affannoso per alleviare i miei affanni, in modo che io, respirando, respirerò per mezzo del tuo respiro che, come aria purificatrice, mi purificherà da qualunque macchia e mi disporrà all'ingresso della eterna beatitudine.

Anzi, mio dolce Gesù, applicherai all'anima mia la tua stessa santissima umanità, in modo che tu, guardandomi, mi guardi attraverso te stesso e, guardando te stesso, non trovi nulla di che giudicarmi. Poi mi bagnerai nel tuo sangue, mi vestirai con la candida veste della tua Santissima Volontà, mi fregerai col tuo amore e, dandomi l’ultimo bacio, mi farai spiccare il volo dalla terra al cielo.

E ciò che voglio per me, fallo a tutti gli agonizzanti; stringili tutti nel tuo amplesso d’amore e, dando loro il bacio dell’unione con te, salvali tutti e non permettere che alcuno si perda.

Afflitto mio Bene, ti offro quest’ora in memoria della tua passione e morte, per disarmare la giusta collera di Dio per i tanti peccati, per la conversione di tutti i peccatori, per la pace dei popoli, per la nostra santificazione ed in suffragio delle anime purganti.

Ma vedo che i tuoi nemici sono vicini e tu vuoi lasciarmi per andare loro incontro. Gesù, permettimi di darti un bacio sulle labbra, che Giuda ardirà baciare col suo bacio infernale, e di asciugarti il volto bagnato di sangue su cui ora pioveranno schiaffi e sputi. Stringimi forte al tuo cuore e non permettere che io mi separi mai da te. Ti seguo e tu benedicimi.

(Meditazione tratta dalla 7ª ORA de Le 24 Ore della Passione di N.S.G.C.)