La felice creatura che si trova nella Divina Volontà, si trova come in un’atmosfera celeste: tutta felice.

Mi sentivo tutta immersa nel Voler Divino. Una folla di pensieri preoccupava la mia mente, ma sempre sullo stesso Fiat, perché in esso non si può pensare ad altro; il suo dolce incanto, la sua luce che tutto investe, le sue tante verità che come formidabile esercito si schierano intorno, allontanano tutto ciò che alla Divina Volontà non appartiene. La felice creatura che si trova nella Divina Volontà, si trova come in un’atmosfera celeste: tutta felice, nella pienezza della pace dei santi; e se vuole qualche cosa è solo che tutti conoscessero un Volere sì amabile, sì santo, vorrebbe che tutti venissero a godere la sua felicità.

Ma pensavo tra me: “Ma come può essere che le creature possono venire a vivere nella Divina Volontà per poter formare il suo santo regno?” Ed il mio amato Gesù sorprendendomi mi ha detto:

“Figlia mia, come sei piccola! Si vede che la tua piccolezza non si sa elevare nella potenza, immensità, bontà e magnanimità del tuo Creatore, e dalla sua piccolezza misura la nostra grandezza e liberalità nostra. Povera piccina, ti sperdi nei nostri interminabili poderi e non sai dare il giusto peso ai nostri modi divini ed infiniti. È vero che umanamente parlando, per la creatura, accerchiata dai mali come sta, vivere nel mio Volere, formare il suo regno in mezzo a loro, è come se volesse toccare il cielo col dito, ciò che è impossibile, ma ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.

(Libro di Cielo 30° Volume - 30 aprile 1932)