'Oh, come mi sentivo felice con la vita di Gesù! Potevo amare di più e giungevo a tutto ciò che voleva Gesù'.

Il mio sempre amabile Gesù si faceva vedere con una funicella in mano, e con questa andava legando i cuori e li stringeva forte forte a sé, in modo da far loro perdere il proprio sentire e far loro sentire tutto Gesù. I cuori sentendosi così stretti si dibattevano - e mentre si dibattevano si allargava il nodo che Gesù aveva fatto loro - temendo che non sentendo più loro stessi, era per loro un discapito. Gesù tutto afflitto di questo agire delle anime mi ha detto:

“Figlia mia, hai visto come le anime rendono vane le mie tenerezze d’amore? Io vado legando i cuori per unirli tanto con me, per far loro perdere tutto ciò che è umano, e quelli invece di farmi fare, vedendosi rotto ciò che è umano, perdono l’aria, si affannano, si dibattono, e vogliono anche un pochino guardare loro stessi come sono: freddi, aridi, caldi. Con questo guardare loro stessi, affannarsi, dibattersi, si allarga il nodo da me fatto e vogliono stare con me alla larga, ma non stretti in modo da non sentire più loro stessi; questo mi affligge oltremodo e m’impediscono i miei giuochi d’amore. E non ti credere che sono le sole anime che stanno da te lontane, sono anche quelle che ti circondano; tu farai loro capire bene questo dispiacere che mi danno, e che se non si fanno stringere da me fino a perdere il proprio sentire, non mai potrò allargare con loro le mie grazie, i miei carismi; hai capito?”

Ed io: “Sì o Gesù, ho capito. Poveretti, se capissero il segreto che c’è nelle tue strettezze, non lo farebbero, ti farebbero fare; anzi loro stessi s’impicciolirebbero di più per farti stringere più forte il nodo”. 

In questo mentre io mi son fatta piccola piccola; Gesù mi ha stretto, ed io invece di dibattermi mi son fatta stringere più forte, e come mi stringeva così sentivo la vita di Gesù e perdevo la mia. Oh, come mi sentivo felice con la vita di Gesù! Potevo amare di più e giungevo a tutto ciò che voleva Gesù.

(Libro di Cielo 10° Volume - 19 gennaio 1912)