“Il non pensare a se stesso ed il pensare a me solo, solo ad amarmi, è luce alla mente e vi forma un dolce incanto divino”.

“Figlia mia, il pensiero di voi stessi acceca la mente e vi forma una specie d’incanto umano, e questo incanto umano forma una rete intorno all'uomo, e questa rete è formata di debolezze, di oppressioni, di malinconie, timori e tutto ciò che di male contiene l’umana natura; e quanto più si pensa a se stesso, anche sotto aspetto di bene, più fitta si fa la rete e più accecata l’anima vi resta.

Mentre il non pensare a se stesso ed il pensare a me solo, solo ad amarmi, siano qualunque le cose, è luce alla mente e vi forma un dolce incanto divino, e questo incanto divino vi fa pure la sua rete; e questa rete è formata tutta di luce, di fortezza, di gaudio, di fiducia, insomma di tutti i beni che posseggo io stesso. E quanto meno si pensa a se stesso, più fitta si forma la rete; sicché [l’anima] non più si riconosce.

Quanto è bello vedere l’anima ravvolta in questa rete che vi ha tessuto l'incanto divino! Come è piacevole, graziosa e cara a tutto il Cielo! Viceversa l’anima che pensa a se stessa”.

(Libro di Cielo 11° Volume - 16 agosto 1912)