“L’anima che vive ed opera nella mia Volontà, io, l’aiuto a far morire il seme della sua volontà, affinché rinasca con la mia”.

“Figlia mia, un’immagine dell’operato dell’anima nella mia Volontà è la terra. Le anime che vivono nella mia Volontà sono le piante, i fiori, gli alberi, il seme. Con quanto amore non si apre la terra per ricevere il seme? Ma più che aprirsi, si fende, per mettersi sopra, per aiutare il seme a farsi polvere insieme con lei, per poter con più facilità partorire dal suo seno la pianta che contiene quel seme; e come incomincia ad uscire dal suo seno, si serra d’intorno, le presta l’umore che tiene, quasi come cibo per farla crescere...

Una madre non può essere così affettuosa come la madre terra; una madre, il suo neonato non sempre lo tiene nel suo grembo, né sempre gli dà il latte; ma la terra, più che madre, non distacca mai dal suo seno la pianta, anzi, quanto più cresce di sopra, tanto più la terra si sprofonda di sotto, si squarcia per fare posto alle radici, per far crescere più bella e più forte la pianta. È tanto l’amore e la sua gelosia, che la tiene attaccata al suo petto per darle vita ed alimento continuo. Ma le piante, i fiori, ecc., sono il più bello ornamento della terra, la sua felicità, la sua gloria e la sua ricchezza, e forniscono di cibo le umane generazioni.

Più che madre terra è la mia Volontà. L’anima che vive ed opera nella mia Volontà, io, più che tenera madre, me la nascondo nella mia Volontà, l’aiuto a far morire il seme della sua volontà, affinché rinasca con la mia, e vi formo la mia pianta prediletta; l’alimento col latte celeste della mia Divinità, ed è tanta la mia gelosia che la tengo attaccata al mio seno, e la Volontà mia sta serrata a lei d’intorno, affinché cresca bella e forte, e tutta a mia somiglianza.

Perciò, figlia mia, sii attenta; opera sempre nella mia Volontà se vuoi rendere contento il tuo amato Gesù. Vorrei che smettessi tutto, per prendere solo questo punto del vivere ed operare sempre nella Volontà mia”.

(Libro di Cielo 17° Volume - 9 agosto 1924)