“Sai tu in chi posso io deporre i beni da me usciti nella creazione? In chi fa sua la mia Volontà”.

Continuando il mio solito stato, il mio adorabile Gesù mi ha trasportata fuori di me stessa e mi ha detto: “Figlia mia, il Creatore va in cerca della creatura per deporre nel di lei grembo i beni che lui ha messo fuori nella creazione; e perciò dispone sempre, in tutti i secoli, che ci siano anime che vadano solo in cerca di lui, affinché deponga i suoi beni in chi lo cerca e vuole ricevere i suoi doni.

Sicché il Creatore si muove dal cielo e la creatura si muove dalla terra per incontrarsi: l’Uno per dare, l’altra per ricevere. Sento tutta la necessità di dare; preparare i beni per darli e non avere [a] chi poterli dare, e tenerli inoperosi per incorrispondenza di chi non se ne cura di volerli ricevere, è sempre una gran pena.

Ma sai tu in chi posso io deporre i beni da me usciti nella creazione? In chi fa sua la mia Volontà, perché Essa sola dà la capacità, l’apprezzamento e le vere disposizioni per ricevere i doni del suo Creatore, e le somministra il ricambio, la gratitudine, il ringraziamento, l’amore, che l’anima è obbligata di dare per i doni che con tanta bontà ha ricevuto.

Perciò vieni insieme con me e giriamo insieme per la terra e per il cielo, affinché deponga in te l’amore che ho fatto uscire da me per amore delle creature in tutte le cose create, e tu mi dia il ricambio, ed insieme con me ama tutti col mio amore, e daremo amore a tutti; saremo in due ad amare tutti; non sarò più solo”.

(Libro di Cielo 17° Volume - 16 luglio 1924)