“L’anima nella mia Volontà è un oggetto morbido ed io ne faccio quello che voglio”

“Figlia mia, se un oggetto è duro, se si vuol fare un buco o dargli un’altra forma, si guasta o resta frantumato, invece se è morbido o fosse di molle pasta, si può fare il buco, si può dare la forma che si vuole senza timore che si potesse frangere, e se si volesse dare la forma primaria, senza nessuna difficoltà l’oggetto si presterebbe a tutto.

Tale è l’anima nella mia Volontà: è un oggetto morbido ed io ne faccio quello che voglio, ora la ferisco, or l’abbellisco, ora l’ingrandisco, in un istante la rifaccio di nuovo e l’anima mi si presta a tutto, non si oppone a nulla, ed io la porto sempre nelle mie mani e mi diletto di lei continuamente”.

(Libro di Cielo 11° Volume - 25 maggio 1912)