“I raggi di luce delle mie conoscenze porteranno l’eclissi alle volontà umane”.

“Figlia mia, guarda il cielo. Se tu lo guardi di notte lo vedi tempestato di stelle, ma se lo guardi il giorno, le stelle non esistono più per l’occhio umano, ma in cielo sono al loro posto come stanno di notte. Chi ha avuto questa forza di fare scomparire le stelle mentre stanno nel pieno giorno? Il sole. Con la forza della sua luce le ha eclissate ma non le ha distrutte, tanto vero che, come il sole incomincerà il suo tramonto, così ritorneranno a farsi vedere nella volta dei cieli.

Sembra che hanno paura della luce e si nascondono per dare il campo all'azione della luce del sole, perché sanno, nel loro muto linguaggio, che il sole contiene più effetti di beni per la terra, ed è giusto che gli diano il campo, all'azione grande del sole, e che loro, come omaggio ad esso, si facciano eclissare dalla sua luce. Ma come l’eclissi finisce, così si fanno vedere che stanno al loro posto.

Così sarà tra il sole delle conoscenze del Fiat Supremo e tra le volontà umane che si faranno illuminare da questi raggi di luce delle mie conoscenze: esse porteranno l’eclissi alle volontà umane, le quali, vedendo il gran bene dell’azione della loro luce, avranno vergogna, paura d’agire con la volontà umana e daranno il campo libero all'azione della luce del Volere Divino.

Perciò quanto più tu preghi e soffri in esso, tante più conoscenze attiri a manifestarti e più forte si forma la luce per poter formare la dolce eclissi alle umane volontà. Così potrò stabilire il Regno del Fiat Supremo”.

(Libro di Cielo 20° Volume - 13 ottobre 1926)