“Chi prende la croce secondo le vedute divine la trova piena di luce, leggera e dolce”.

“Figlia mia, chi prende la croce secondo le vedute umane la trova infangata, e quindi più pesante e amara, invece chi prende la croce secondo le vedute divine la trova piena di luce, leggera e dolce; perché le vedute umane sono prive di grazia, di forza e di luce, e quindi [l’anima] sente la baldanza di dire: ‘Perché quello mi ha fatto quel torto? Perché questo mi ha recato questo dispiacere, questa calunnia?’ E l’anima si riempie di sdegno, di ira, di vendetta, e quindi la croce s’infanga, s'ottenebra e diventa pesante ed amara.

Invece le vedute divine sono piene di grazie, di forza e di luce, e quindi [l’anima] non si sente la baldanza di dire: ‘Signore, perché mi hai fatto questo?’ Anzi si umilia, si rassegna, e la croce si fa leggera e le porta luce e dolcezza”.

(Libro di Cielo 9° Volume - 20 novembre 1909)