“Com'è dolce e dilettevole al mio udito la nota dell'amore!”

Dicevo nel mio interno: “Che amara separazione! Mi sento senza vita eppure vivo, ma la vita è più dura della morte. Ma però sia per amor tuo la tua stessa privazione, per amor tuo l'amarezza che sento, per amor tuo il mio cuore straziato, per amor tuo la vita che non sento eppure vivo; ma per fare che ti sia più accetto, unisco questo mio patire nell'intensità del tuo amore, e ti offro col mio il tuo medesimo amore”.

Ma mentre ciò dicevo, Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

“Com'è dolce e dilettevole al mio udito la nota dell'amore! Dì, dì un’altra volta, ripetila ancora, ricrea il mio udito con queste note d’amore così armoniose, che mi scendono fin nel cuore e tutto mi raddolciscono”.

(Libro di Cielo 9° Volume - 22 maggio 1909)