“Chi sta sempre nella mia Volontà, mi lega in modo da fare uscire da me una continua virtù”.

Questa mattina, avendomi detto il confessore se mi sentissi il desiderio di patire, io gli ho risposto: “Sì, ma mi sentivo più quieta, godevo più pace e contento quando non volevo altro se non ciò che vuole Iddio, perciò in quello volevo fermarmi”. Onde dopo, essendo venuto il benedetto Gesù, mi ha detto:

“Figlia mia, tu hai scelto l’ottimo; perché chi sta sempre nella mia Volontà, mi lega in modo da fare uscire da me una continua virtù, da tenerla in continua attitudine verso di me; tanto che essa forma il mio cibo ed io il suo. Invece ancorché l’anima facesse cose grandi, sante e buone, siccome non è virtù che è uscita da me, non potrà essermi cibo gustoso, perché non le riconosco per opera della mia Volontà.

(Libro di Cielo 4° Volume - 18 marzo 1903)