“Senti le mie delizie, vedi quanti contenti ci sono nel mio cuore, a tutto prendi parte”.

Si faceva vedere il cuore del mio dolce Gesù; e guardando dentro di Gesù vedevo il suo cuore in lui, e guardando in me lo vedevo anche in me il suo cuore santissimo. Oh, quanta soavità, quante delizie, quante armonie si sentivano in quel cuore! Onde mentre mi stavo deliziando con Gesù, sentivo la sua voce soavissima che gli usciva da dentro il suo cuore che mi diceva:

“Figlia, delizia del mio cuore, l’amore vuole i suoi sfoghi, altrimenti non si potrebbe tirare innanzi, specie per chi mi ama davvero e non ammette in sé altro piacere, altro gusto, altra vita che amore. Io mi sento tanto tirato verso di loro, che l’amore stesso mi costringe a rompere i veli della fede, e mi svelo e fo loro gustare anche di qua il paradiso ad intervallo; l’amore non mi dà tempo ad aspettare la morte per chi mi ama davvero, ma anticipo anche in questa vita. Godi, senti le mie delizie, vedi quanti contenti ci sono nel mio cuore, a tutto prendi parte, sfogati nel mio amore affinché il tuo si allarghi di più e possa di più amarmi”.

(Libro di Cielo 10° Volume - 28 gennaio 1911)