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‘Ecce ego, mitte me, voglio ripararti per tutti, risponderti per tutti ed impetrare il bene a tutti’.

Continuando le solite Ore della Passione, il mio amabile Gesù mi ha detto:

“Figlia mia, il mondo sta in continuo atto di rinnovare la mia passione, e siccome la mia immensità involge tutti, dentro e fuori delle creature, così sono costretto dal loro contatto a ricevere chiodi, spine, flagelli, disprezzi, sputi e tutto il resto che soffrii nella passione, ed anche più. Ora chi fa queste Ore della mia Passione, dal contatto di queste [anime] mi sento togliere i chiodi, frantumare le spine, raddolcire le piaghe, togliere gli sputi, mi sento contraccambiare in bene il male che mi fanno gli altri; ed io sentendo che il loro contatto non mi fa male, ma bene, mi poggio sempre più su loro”.

Oltre di ciò, ritornando il benedetto Gesù a parlare di queste Ore della Passione ha detto:

“Figlia mia, sappi che col fare queste Ore l’anima prende i miei pensieri e li fa suoi, le mie riparazioni, le preghiere, i desideri, gli affetti, anche le più intime mie fibre e le fa sue, ed elevandosi su, tra il Cielo e la terra, fa il mio stesso uffizio e come corredentrice dice insieme con me: ‘Ecce ego, mitte me, voglio ripararti per tutti, risponderti per tutti ed impetrare il bene a tutti”.

(Libro di Cielo 11° Volume - 6 novembre 1914)