La Passione di Gesù nella Divina Volontà 

12ª MEDITAZIONE

Non è questo il tuo intento nel carcerarti nell'Ostia, per essere scarcerato dalle anime che ti ricevono, prendendo vita in loro?

Deh, o celeste Freccero d’amore! Se qualche offesa sfugge alla mia riparazione, ti prego di imprigionarmi nel tuo cuore e nella tua Volontà, affinché nulla mi possa sfuggire. Pregherò la dolce Mamma che mi tenga sempre all’erta, ed insieme con lei ti ripareremo per tutto e per tutti; ti baceremo insieme, e facendoti riparo, ti allontaneremo le onde delle amarezze che purtroppo ricevi dalle creature. O Gesù, ricordati che anch’io sono una povera prigioniera. È vero che le tue prigioni, essendo il piccolo spazio d’un’ostia, sono più strette della mia. Perciò rinchiudimi nel tuo cuore e, con le catene del tuo amore, non solo imprigionami, ma lega uno per uno i miei pensieri, gli affetti, i desideri, incatena le mie mani e i miei piedi al tuo cuore, perché io non abbia altre mani e altri piedi che i tuoi.

Sicché, Amor mio, il mio carcere sarà il tuo cuore; le mie catene, l’amore; i cancelli che mi impediranno di uscire menomamente dal tuo cuore, la tua Santissima Volontà; le tue fiamme saranno il mio cibo, il mio respiro, il mio tutto, e così non vedrò che fiamme, non toccherò che fuoco, che mi daranno vita e morte come quelli che subisci tu nell’Ostia, e così ti darò la mia vita. E mentre io resterò imprigionata in te, tu resterai sprigionato in me. Non è questo il tuo intento nel carcerarti nell’Ostia, per essere scarcerato dalle anime che ti ricevono, prendendo vita in loro?

Ed ora, in segno d’amore, benedicimi e dammi un bacio, mentre io ti abbraccio e resto in te.

O dolce Cuor mio, vedo che dopo che hai istituito il Santissimo Sacramento ed hai visto l’enorme ingratitudine e le offese delle creature agli eccessi del tuo amore, sebbene ne resti ferito ed amareggiato, pure non indietreggi, anzi vuoi tutto affogare nell’immensità del tuo amore.

Ti vedo, o Gesù, che amministri te stesso ai tuoi apostoli, e dopo soggiungi che, ciò che hai fatto tu, devono fare loro, dando loro la potestà di consacrare, e perciò li ordini sacerdoti ed istituisci altri sacramenti. Sicché, o Gesù, a tutto ci pensi, e tutto ripari: le prediche fatte ma­lamente; i sacramenti amministrati e ricevuti senza disposizione e perciò senza effetti; le vocazioni sbagliate dei sacerdoti da parte loro e da parte di chi li ordina, non usando tutti i mezzi per conoscere le vere vocazioni. Ah, niente ti sfugge, o Gesù! Ed io intendo seguirti e ripararti tutte queste offese.

Onde, dopo che hai dato adempimento a tutto, prendi i tuoi apostoli e ti incammini verso l’Orto di Getsemani, per dar principio alla tua dolorosa passione. Ti seguirò in tutto per tenerti fedele compagnia.

(Meditazione tratta dalla 4ª ORA de Le 24 Ore della Passione di N.S.G.C.)